
In this photograph taken on August 26, 2017, Zhang Fan (L) kisses Xiao Wu, his 5-year old partially paralysed dog undergoing acupuncture treatment with needles known as meridians at the Shanghai Traditional Chinese Medicine (TCM) Neurology and Acupuncture Animal Health Centre in Shanghai. TCM practitioner Jin Rishan at least provides hopeful owners an alternative to putting down the beloved family dog or cat, the typical fate of pets immobilised by severe spinal and nervous-system injuries. / AFP PHOTO / CHANDAN KHANNA / TO GO WITH AFP STORY CHINA-ANIMAL-MEDICINE,FOCUS BY MATTHEW KNIGHT (Photo credit should read CHANDAN KHANNA/AFP/Getty Images)
Antibiotici e antibiogramma – Lo studio dal titolo “A survey of veterinary antimicrobial prescribing practices, Washington State 2015”, Fowler H. et al., Vet Rec. 2016 Nov 2 ci spiega perché non sempre in veterinaria venga fatto un antibiogramma quando si prescrive un antibiotico: fondamentalmente il motivo è solo uno: il costo. Ecco dunque i risultati di questo studio inerente l’antibioticoresistenza. Inoltre in determinati casi non è detto che un antibiogramma dia informazioni in più (ma solo in alcuni casi).
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Antibiotici, antibiogramma e costi
Un sondaggio fatto presso i veterinari negli Stati Uniti ha spiegato perché in veterinaria non si fa un antibiogramma ogni volta che si deve prescrivere un antibiotico. Di questi veterinari, il 24% spiegava di non richiedere sempre antibiogramma o esami colturali, mentre del restante 76% che lo faceva, il 36% rispondeva di chiederli o spesso o sempre quando si trattava di curare un’infezione a batteri.
La cosa veramente interessante è che il 65% dei veterinari intervistati spiegava che il motivo per cui non venivano richiesti antibiogrammi o esami colturali era il costo: è questo l’ostacolo più comune.
Cosa vuol dire?
Il problema è questo: visto che in veterinaria tutti gli esami e le terapie sono a carico del proprietario come spese e visto che la maggior parte dei proprietari trova già di base troppo cara una terapia antibiotica a 30-40 euro, appare improbabile che chi si lamenta di tali costi possa accettare di spendere altri 30-40 euro per fare un esame colturale o un antibiogramma.
Fondamentalmente in veterinaria gli antibiotici sono di uso comune nella pratica clinica, i veterinari conoscono bene il problema dell’antibioticoresistenza, ma sanno anche bene che i problemi di budget e di costo imposti dai proprietari impediscono di fare antibiogrammi, se non in casi gravi e recidivanti (e anche così a volte non te li fanno fare).
D’altro canto, pensiamoci bene: anche il nostro medico della mutua ci fa fare un antibiogramma ogni volta che ci prescrive un antibiotico? No, li fa fare solo in casi particolari. C’è anche questo aspetto della vicenda da considerare.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Via | Veterinary Record