Sempre più frequentemente arrivano segnalazioni di cani che soffrono di ansia da separazione. Nonostante i veterinari si affannino a spiegare a ogni proprietario di nuovi cuccioli come fare per evitare questo problema comportamentale, a quanto pare il problema c’è ed è più frequente di quanto non si pensi. Solo che spesso il proprietario, soprattutto ai primi stadi non accetta di riconoscere di avere un problema, quindi di fatto non vi pone rimedio. Almeno fino a quando non si trova il conto del falegname e del mobiliere, nel qual caso vuole correre ai ripari subito. Ma come in tutti i problemi comportamentali, non esiste la bacchetta magica e più tempo ci avrete messo a riconoscere di avere un problema e più tempo ci vorrà a trattarlo.
L’ansia da separazione è una reazione di ansia del tutto incontrollabile del cane che si manifesta quando il padrone esce di casa. Non si tratta di un dispetto come molti proprietari credono, ma di una malattia comportamentale vera e propria. Strettamente collegata all’ansia da separazione c’è la sindrome da iperattaccamento al proprietario.
Molti proprietari non si rendono conto che voler bene ad un cane non significa considerarlo un cucciolo a vita e che a sei mesi il cane non è più un cucciolo, ma un essere vivente che deve avere la sua indipendenza. Ed ecco che l’amore si trasforma in morbosità e abbiamo cani che non riescono a tollerare di avere il proprietario in una stanza diversa dalla loro, che lo seguono di continuo. Questo non è benessere del cane, ma ansia, non stiamo incoraggiando l’indipendenza e il benessere del cane, ma pensiamo solo alla nostra gratificazione personale e questo porta inevitabilmente all’ansia da separazione.
Sono tre i sintomi principali dell’ansia da separazione nel cane:
Ovviamente non tutti i cani manifestano tutti e tre questi sintomi in contemporanea, ne basta anche uno solo per indicare un’ansia da separazione. Ci sono poi altri sintomi minori:
Tutti questi sintomi, per essere imputabili all’ansia da separazione, devono manifestarsi obbligatoriamente quando il proprietario non è con il cane. E compaiono in fretta, poco tempo dopo o subito immediatamente a seguito dell’uscita del proprietario.
In caso di ansia da separazione, la prima cosa da fare è riconoscere di avere un problema, ovvero essere abbastanza onesti con sé stessi da ammettere di avere sbagliato qualcosa nell’educazione del cane: finché non si riconosce di essere la causa principale del problema comportamentale del cane, non si risolverà niente.
Una volta accettato ciò, ci si dovrebbe rivolgere ad un veterinario comportamentalista che vi spiegherà dove state sbagliando nell’educazione del cane e come porvi rimedio. Di sicuro questi sono alcuni dei consigli che vi darà:
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
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