Petsblog Animali domestici Anomalie dell’anello vascolare in cani e gatti: cause, sintomi e terapia

Anomalie dell’anello vascolare in cani e gatti: cause, sintomi e terapia

Che ne dite se oggi andiamo a parlare di anomalie dell’anello vascolare in cani e gatti? Guardiamo cause, sintomi, diagnosi e terapia.

Anomalie dell’anello vascolare in cani e gatti: cause, sintomi e terapia

Prima di tutto, vediamo cosa si intende in cane e gatto con anomalie dell’anello vascolare. In pratica si tratta di malformazioni congenite dei grossi vasi e delle loro branche principali, che intrappolano di fatto l’esofago toracico e la trachea ostruendoli. L’anomalia più frequente è la persistenza dell’arco aortico destro (acronimo PRAA), diciamo che rappresenta un buon 90% delle anomalie dell’anello vascolare. Le altre sono rappresentate da: dotto arterioso destro persistente, arteria succlavia destra o sinistra aberrante, aorta destra dorsale persistente, doppio arco aortico, arteria succlavia sinistra e arteria brachicefalica, arterie intercostali aberranti. In rari casi, abbiamo più anomalie contemporaneamente e dobbiamo considerare che è più frequente come problema nel cane che nel gatto (dove comunque quella maggiormente presente è sempre la persistenza dell’arco aortico destro).

Causa

Come anticipato, le anomalie dell’anello vascolare sono malattie congenite in cui si ha uno sviluppo non corretto degli archi embrionali aortici. In questo modo si crea un vero e proprio anello fibroso che tende a comprimere esofago e trachea, provocando un loro non corretto funzionamento. Pare che esista una predisposizione ereditaria nel Pastore tedesco, nel Bulldog inglese, nel Setter irlandese e nel Boston terrier. Se parliamo del disturbo più frequente, la persistenza dell’arco aortico destro, ecco che in pratica l’esofago rimane intrappolato fra l’aorta a destra, il tronco dell’arteria polmonare a sinistra e la base del cuore ventralmente. Tutto ciò fa sì che si dilati l’esofago a monte della compressione.

Sintomi

Per quanto riguarda i sintomi, iniziano con lo svezzamento di solito. Questo perché il malfunzionamento e la dilatazione dell’esofago provocano rigurgito quando si ingerisce cibo solido o semisolido. All’inizio i sintomi si hanno subito dopo l’ingestione, col progredire della dilatazione anche a distanza di ore. Ecco i sintomi classici:

  • difficoltà di accrescimento
  • anoressia
  • esofagite
  • tosse, febbre, dispnea per polmonite ab ingestis

Occhio che se la compressione provocata dall’anomalia non è totale, ecco che il soggetto cresce quasi normalmente, salvo poi peggiorare con la progressiva dilatazione dell’esofago. Per quanto riguarda la diagnosi, dopo il sospetto clinico basato su anamnesi e visita, ecco che la conferma avviene tramite radiografia diretta e con mezzo di contrasto.

Terapia

La terapia delle anomalie dell’anello vascolare è su base chirurgica. Ovviamente bisogna prima stabilizzare il paziente, specie se appare denutrito, quindi vuol dire alimentare i cani e i gatti con pasti piccoli e frequenti, semiliquidi, mettere la ciotola del cibo in alto. Nei casi gravi si procede alla nutrizione tramite sondino naso-gastrico. Se ci sono sintomi di polmonite ab ingestis, sarà richiesta una terapia antibiotica pre intervento.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | vivarin

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