Animali nei circhi: le ragioni del no etologiche, di pubblica sicurezza ed economico-sociali
La piaga degli animali nei circhi e le ragioni del no, da diversi punti di vista.
Dopo il workshop organizzato da LAV, per parlare del progetto di riforma contenuto nel Disegno di Legge 2287-bis del Governo, che mira a evitare che gli animali vengano ancora usati nei circhi, scopriamo quali sono le ragioni del no. Ragioni di natura etologica, di pubblica sicurezza e anche socio economiche.
Le ragioni etologiche
- Gli animali non sono acrobati, sottoporli ad addestramenti, spettacoli, spostamenti è fonte di stress che mette a rischio la loro salute psico-fisica.
- Gli animali vivono in spazi ristretti non compatibili con i loro bisogni etologici.
- Rischio zoonosi, che aumenta in caso di aggregazione di animali anche di specie diverse.
Le ragioni di pubblica sicurezza
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Gli animali sono un rischio serio e concreto per la sicurezza pubblica, a causa della pericolosità di alcune specie, della natura precaria degli alloggi e delle recinzioni, delle modalità di addestramento, dell’elevata vicinanza di persone durante le esibizioni, durate le foto, durante le parate.
Le ragioni economico sociali
- Il circo con animali in Italia è in difficoltà, perché i cittadini sono più sensibili.
- Il pubblico diminuisce e il numero di spettatori, con una flessione del 10,9% del numero di spettacoli circensi.
- Ad aggravare la crisi, i costi, in particolare del personale, senza dimenticare il mantenimento degli animali.