Animali, guide per l’anima
Il rapporto con gli animali non è mai superficiale. Questa consapevolezza non appartiene al semplice buon senso, ma fa parte di un’esperienza profondamente connessa con la stessa identità dell’essere umano. Animali, guide per l’anima, ultima pubblicazione di Susan Chernak McElroy, ne è una testimonianza. Il libro è pubblicato in Italia da Impronte di luce, casa […]
Il rapporto con gli animali non è mai superficiale. Questa consapevolezza non appartiene al semplice buon senso, ma fa parte di un’esperienza profondamente connessa con la stessa identità dell’essere umano. Animali, guide per l’anima, ultima pubblicazione di Susan Chernak McElroy, ne è una testimonianza. Il libro è pubblicato in Italia da Impronte di luce, casa editrice particolarmente attenta alla relazione uomo-animale e uomo-natura in genere.
L’autrice americana in questo suo libro raccoglie le testimonianze inviatele dai suoi lettori senza privilegiare particolari razze di animali, uscendo così da ogni condizionamento di moda, ma si dà voce anche a animali cui nessuno fa attenzione. Non siamo di fronte a un trattato di etologia, sebbene il comportamento animale sia la nota continua dell’intera opera, quanto piuttosto al diario spirituale di chi, in vario modo, ha abbandonato i condizionamenti della nostra specie per accogliere il creato “il mondo della grande luce” nel senso più ampio del termine. Emergono, allora, delle interconnessioni fra l’essere umano e quell’universo che la tradizione ha relegato in un ambito ristretto della creazione.
Alcune parti del libro sono commoventi: la storia del lama nano Phaedra, ad esempio, o il doloroso autismo emotivo di Barbara, un’elefantessa indiana e lo sconfinato senso di amore amicale di Evinrude, “gatto pesce”, verso Bear, enorme gatto arancione.
Perché “gatto pesce”? Ecco la spiegazione tratta dal libro:
Ogni volta che Lee presenta a degli ospiti il nostro gatto tigrato, Evinrude, dice sempre: “Questo è Evinrude, il pesce”. Ero andata a comprare dei pesci rossi al più vicino negozio di animali quando venni sviata da un micetto tigrato di otto settimane col naso color mattone. Avevo sempre desiderato un semplice gatto tigrato grigio. I gatti che venivano da me sembravano essere di tutti i colori di questo mondo, ma nessuno era un tigrato grigio. E fu così che Evinrude venne a casa con me. Quando Lee tornò a casa dal lavoro quella sera e si accorse di Evinrude che lo scrutava solennemente da sotto il letto, disse: “È quello il pesce che sei andata a comprare oggi pomeriggio?”. “Sì”, risposi.
Gli animali chiedono la stessa attenzione che loro prestano a noi, sempre per poter allacciare quel maestoso dialogo che si dipana dai primordi della vita perché la creazione sia davvero cosa “buona”.
I nostri animali ci accompagnano lungo certe ere della nostra vita. Quando siamo pronti a svoltare l’angolo da soli, ci lasciano andare.
Susan Chernak McElroy
Animali, guide per l’anima
traduzione di Elena Grassi
Impronte di luce, 2010
pp. 268, euro 16