Animali domestici nelle case di riposo, porte ancora chiuse ai cani negli ospizi
Gli animali domestici sono un toccasana per gli anziani eppure nelle case di riposo non sono ammessi. Perché?
Sappiamo che gli animali domestici aiutano gli anziani a sentirsi meno soli, a fare attività fisica ed a mantenere il cuore in salute. E allora perché nelle case di riposo non sono ammessi? Anche nelle strutture, pubbliche e private, che ospitano anziani completamente autosufficienti, alla richiesta di portare il cane con sé quasi sempre i gestori rispondono con un rifiuto.
Eppure a Torino il regolamento comunale prevede la possibilità di portare con sé il cane. Ciononostante, le strutture gestite dalla ASL attribuiscono l’impossibilità di accogliere gli animali domestici a motivi di igiene. Molte camere nelle case di riposo, inoltre, sono doppie. Poi c’è da considerare il gradimento e la tolleranza degli altri ospiti della casa di riposo nei confronti dell’animale.
Insomma, le criticità innegabilmente esistono. Come d’altra parte esiste un fenomeno di abbandoni legato proprio alle troppe barriere erette in Italia contro gli animali. Cani e gatti negli ospizi non possono entrare liberamente a far visita agli anziani. Occorre un’autorizzazione del direttore della struttura. Piuttosto sconfortante se si considera che la pet therapy da anni è riconosciuta da psicologi e medici.
Anche senza sessioni mirate di terapia la semplice compagnia del pet apporta diversi benefici all’umore degli anziani. E le case di riposo, pubbliche e private, dovrebbero avere a cuore il benessere psicofisico dei loro ospiti.
La consulta animalista di Torino annuncia sulle pagine di Animalia:
Chiederemo un incontro con l’assessore al welfare Elide Tisi perché medi tra le case di riposo e noi, che dobbiamo accogliere nei canili animali di anziani che non riescono più a stare a casa propria, ma sarebbero ancora in grado di badare ai loro animali. I nostri volontari, inoltre, si offrirebbero per turni di passeggio e piccole cure.
Sembra un compromesso accettabile. Speriamo si apra un confronto costruttivo tra gli animalisti e le case di riposo per giungere ad una maggiore elasticità ed apertura nei confronti degli animali.