Amiloidosi del gatto Abissino: cause, sintomi e terapia
Fra le malattie ereditarie che possono colpire il gatto Abissino abbiamo anche l'amiloidosi. Ecco cause, sintomi, diagnosi e terapia.
Nei gatti di razza Abissina (ma anche nel Siamese e nell’Orientale) esiste una forma di amiloidosi giovanile. Solitamente, infatti, l’amiloidosi colpisce i gatti anziani. Si sospetta che nell’Abissino l’amiloidosi sia una malattia genetica ereditaria. Ma prima di parlare dei sintomi e della terapia dell’amiloidosi nell’Abissino, vediamo cosa si intende in medicina con amiloidosi. E’ il deposito e l’accumulo della sostanza amiloide nell’interstizio degli organi. Il deposito schiaccia le cellule circostanti e ne altera la funzionalità. La sostanza amiloide viene spesso prodotta a seguito di malattie croniche e provoca una risposta infiammatoria con ulteriore malfunzionamento degli organi dove si deposita. Infatti l’amiloidosi è tipica degli animali anziani: in essi tende a depositarsi soprattutto in reni e fegato, provocando insufficienza renale e epatica.
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Amiloidosi nell’Abissino: cause e sintomi
Come dicevamo, nell’Abissino sembra esserci una forma di amiloidosi giovanile. Si tratta di una malattia genetica, congenita e ereditaria, con meccanismo di trasmissione di tipo autosomico dominante a penetranza incompleta. La sostanza amiloide tende ad accumularsi soprattutto nel rene, dando sintomi da insufficienza renale:
- abbattimento
- letargia
- depressione del sensorio
- anoressia
- dimagrimento
- disidratazione
- ulcere in bocca
- vomito
- diarrea
- sangue nelle feci
Essendo una forma giovanile, i sintomi compaiono anche in gatti giovani. La malattia è cronica e progressiva, non c’è modo di fermarla e questo vuol dire che gli Abissini colpiti da amiloidosi giovanile muoiono entro i sei anni di vita, spesso anche a 2-3 anni.
Amiloidosi gatti Abissini: diagnosi e terapia
La diagnosi di amiloidosi nell’Abissino e razze correlate avviene prima tramite diagnosi di insufficienza renale. Sono richiesti quindi esami del sangue completi e esame delle urine con valutazione del PU/CU. Una volta individuata la presenza di insufficienza renale, per avere la conferma che si tratti di amiloidosi bisogna effettuare una biopsia con esame istologico in sedazione. Questo però non sempre è possibile farlo in quanto un paziente con grave insufficienza renale potrebbe non superare un’anestesia. Proprio per questo motivo, molto spesso la diagnosi di amiloidosi renale è un reperto autoptico in sede di necroscopia, quindi una diagnosi post mortem.
Manca anche un test genetico per diagnosticare la malattia. Per quanto riguarda la terapia, è quella classica per l’insufficienza renale cronica, ma la prognosi è sempre infausta in questi gatti. Inoltre bisognerebbe evitare di far riprodurre i gatti malati e anche eventuali consanguinei, per evitare di continuare a mettere al mondo gatti malati.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto di Dmitry Tsapenko da Pixabay