Petsblog Animali domestici Alimentazione del ratto e del topo domestico: la dieta ideale

Alimentazione del ratto e del topo domestico: la dieta ideale

Che ne dite di dare uno sguardo all’alimentazione del ratto domestico e del topo domestico? Si tratta di due pet da non sottovalutare.

Alimentazione del ratto e del topo domestico: la dieta ideale

D’accordo, se non vi piacciono i topi in generale, se ne avete paura, se non riuscite a sopportare di vedere neanche un criceto, allora questo articolo non fa per voi. Però ho conosciuto diverse persone che tenevano come pet da compagnia o un topo domestico o un ratto domestico e devo dire che erano veramente graziosi e puliti.

Sottolineiamo una cosa per tutti coloro che potrebbero essere disgustati: non si tratta di andare in campagna o in una fogna e recuperare il primo topo e ratto malmesso che ti capita a tiro. Ricordiamo che questi animaletti possono portare diverse malattie. Io sto parlando di topi e ratti domestici, allevati da generazioni in condizione igieniche più che perfette, destinati proprio al ruolo di animali da compagnia. Insomma, esattamente come andate nel negozio a comprare un criceto, ecco, ci sono negozi che vendono ratti e topi al medesimo scopo.

Alimentazione del ratto domestico

I pochi ratti domestici che ho conosciuto erano simpaticissimi, intelligentissimi e pulitissimi, con una pelliccia lucida e perfetta che raramente ho intravisto su altri animali. Il ratto è un animale onnivoro e ciò significa che potenzialmente può mangiare qualsiasi cosa, ma questo non vuol dire che possiamo dargli di tutto: cioccolato e dolci fanno male a lui esattamente come ad un cane e un gatto.

In commercio ci sono mangimi in pellet appositi per ratti, formati da farine di cereali, leguminose, carne, pesce, siero di latte (17-20% di proteine, 4-5% di grassi, 3-5% di fibra, ma sono molto variabili a seconda della marca). Ci sono anche mangimi che sono composti dalla solita miscela di semi, quindi mais, frumento, orzo, miglio e semi di girasole (occhio ai mangimi che ne contengono troppi, sono troppo oleosi, ricchi di grassi e poveri di vitamine) e anche fioccati. Si possono tranquillamente mescolare, per fornire al ratto una maggior variabilità nella dieta.

Da non scordare gli alimenti freschi, ricchi di vitamine: carote, finocchi, lattuga, peperoni, legumi e cereali cotti (rigorosamente non conditi), pasta. Occasionalmente qualche pezzettino di pane, ma non esagerate se no ingrassano. Esattamente come per i criceti, 1-2 volte alla settimana sarebbe bene fornire o dei piccoli pezzettini di carne (una lessata gliela darei comunque), per evitare carenze proteiche, mentre qualcuno ovvia fornendo occasionalmente poche crocchette light per cani.

Il cibo pellettato viene fornito ad libitum, per il cibo fresco a orari in modo da poterlo eliminare dalla gabbia prima che vada a male se il ratto non lo mangia tutto. Più o meno per quanto riguarda il cibo commerciale parliamo di 15-30 grammi di mangime al giorno. L’acqua deve essere sempre a disposizione, meglio se somministrata con i classici beverini verticali.

Alimentazione del topo domestico

Anche il topo domestico è un animale onnivoro, quindi mangia qualsiasi cosa gli capiti a tiro. Anche la sua alimentazione si basa sugli appositi mangimi pellettati formati da un 16-18% di proteine e 4-5% di grassi: qui viste le dimensioni si parla di 4-5 grammi al giorno, anche se di solito si preferisce riempire la ciotolina in modo che il topo sia in grado di regolare da solo l’assunzione del cibo.

Anche qui i mangimi commerciali sono formati da farine di cereali, soia, erba medica, carne, pesce e siero di latte. Da mescolare magari con le miscele a base di semi (da limitare quelli di girasole) e i fioccati.

Ricordatevi di fornire giornalmente del cibo fresco, frutta e verdura, senza esagerare con i carboidrati (pasta, pane). Vale sempre la regola di niente dolci e niente cioccolato. E rammentatevi di aggiungere un paio di volta a settimana della carne per fornire la giusta quota di proteine.

Ah, il topo è un animale coprofago, esattamente come il coniglio. Questo vuol dire che mangia le sue feci, quelle particolari ricche di vitamine e nutrienti. Lasciate poi sempre l’acqua a disposizione a volotnà, nel classico beverino verticale.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Nsavch

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