Alimentazione casalinga gatto: 2 ricette facili
Quando si parla di alimentazione casalinga per il gatto, bisognerebbe sempre avere l'accortezza di farla bilanciare da un veterinario o da un nutrizionista veterinario. Questo perché il rischio è che altrimenti la razione sia sbilanciata e che ci siano carenze nutrizionali soprattutto a livello di vitamine, micronutrienti e acidi grassi
Quando si parla di dieta dei felini, ecco che molti proprietari preferiscono adottare un’alimentazione casalinga per il gatto. I motivi sono disparati: maggior controllo della materia prima, volontà di utilizzare ingredienti più naturali con meno additivi e maggior economicità. Tuttavia queste convinzioni non sempre sono corrette. Soprattutto l’ultima: una dieta casalinga, se fatta correttamente, non costa di meno rispetto a una dieta commerciale.
Il problema nasce dal fatto che per molti proprietari dieta casalinga vuol dire:
- do al gatto i miei avanzi: sbagliatissimo, l’intestino e l’apparato digerente dei gatti non sono in grado di digerire i nostri cibi, soprattutto quelli troppo conditi
- preparo una dieta casalinga mescolando un po’ di carne, carboidrati e se va bene verdura: non è una dieta bilanciata, soprattutto sul lungo periodo
Non è semplice parlare di ricette facili per l’alimentazione casalinga per il gatto, in quanto bilanciarla è più laborioso di quanto non si pensi.
Dieta casalinga gatto: principi generali
In linea generale una ricetta per una dieta equilibrata del gatto deve contenere:
- proteine: di origine animale in quanto il gatto è un animale carnivoro stretto, quindi ha bisogno di proteine di alto valore nutrizionale ricche di aminoacidi essenziali che non si trovano nei prodotti di origine vegetale
- carboidrati: non in eccesso e bilanciati a seconda che il gatto sia normopeso, sovrappeso o obeso
- grassi
- vitamine
- microelementi e minerali
- acidi grassi
Per fare questo non basta mescolare nella ciotola del gatto un po’ di carne, una fonte di carboidrati e delle verdure: questa non è una dieta bilanciata. Sul breve periodo, ovviamente, lo si può fare, ma sul lungo periodo si è visto che diete casalinghe del genere fai-da-te provocano inevitabilmente carenze o surplus nutrizionali, soprattutto a carico di vitamine, minerali e acidi grassi.
Un’alimentazione casalinga del genere ha bisogno di essere bilanciata con appositi integratori. Ma bisogna utilizzare quelli giusti. In commercio ce ne sono parecchi, ma non tutti sono indicati per le esigenze di ogni singolo gatto.
Bisogna anche considerare che per gatti che soffrono di malattie particolari non è facile realizzare una dieta casalinga che, per esempio, vada bene per un gatto con diabete mellito, che riesca a soddisfare tutte le sue esigenze nutrizionali particolari (che, a causa della malattia, saranno diverse da quelle di un gatto sano) e che riesca a essere abbastanza appetibile.
Un’altra considerazione da fare riguarda, poi, anche eventuali allergie o intolleranze del gatto in questione. Molti mici sono allergici a questa o quella proteina animale. Ma ce ne sono anche altri che non tollerano determinate fonti di carboidrati, altri che non sopportano certe fonti di grassi, altri che richiedono alimenti iper digeribili a causa di particolari malattie intestinali… Insomma, non è così facile e banale come sembra a prima vista parlare di ricette casalinghe per gatti.
Alimentazione casalinga gatto: ricette
Una classica ricetta per l’alimentazione di un gatto adulto prevede di mescolare insieme questi ingredienti:
- 70-80 grammi di carne magra
- 50 grammi di riso o pasta
- 15 grammi di verdure (carote, zucchine o finocchi)
- 1 grammo di olio di oliva
Si fa cuocere il tutto e si frulla tutto insieme, per evitare che il gatto selezioni solo la carne. Apparentemente una ricetta facile, ma andando ad analizzarla, anche a grandi linee senza scendere troppo nel dettaglio, si capisce bene che non è bilanciata sul lungo periodo.
Innanzitutto la carne deve essere magra, ma non del tutto priva di grasso. Ovviamente non deve essere troppo grassa, ma comunque sia l’organismo dei gatti ha bisogno di un certo quantitativo di grasso nella dieta (anche nelle diete commerciali per gatti sterilizzati o sovrappeso, pur essendoci una notevole restrizione dei grassi, sono comunque presenti in minima parte, mai del tutto assenti).
La questione pasta o riso dipende dalla capacità digestiva del gatto. Ma essendo il gatto un carnivoro stretto, quel rapporto fra carne e carboidrati appare un po’ troppo ricco di carboidrati. E l’olio di oliva? A crudo è ideale per combattere la stipsi, ma a livello di acidi grassi per il mantello, la cute e il corretto funzionamento degli organi agiscono meglio gli oli di semi, girasole, mais, arachide, cocco, lino o pesce.
Quindi una dieta del genere, seppur del genere che la maggior parte delle persone somministra al gatto, sul lungo periodo può portare a carenze di vitamine, minerali e acidi grassi.
Se il gatto preferisce il pesce, ecco che la ricetta potrebbe cambiare leggermente. Al posto della carne, infatti, bisognerebbe utilizzare la stessa quantità di pesce bianco come la sogliola, la platessa, il nasello, lo sgombro o anche il merluzzo. In questo caso, però, bisogna sempre essere sicuri al 100% di aver eliminato tutte le eventuali spine e cuocere bene il pesce.
Ma anche una ricetta del genere soffre delle stesse problematiche di quella vista sopra.
Alimentazione casalinga gatto: a chi chiederla?
Se si vuole fare un’alimentazione casalinga per il gatto ben bilanciata e che non lo induca in carenze, bisogna rivolgersi o al veterinario o a un nutrizionista veterinario. In special modo, poi, se l’alimentazione casalinga è destinata a un gatto che soffre di diabete mellito, insufficienza renale, insufficienza epatica o ipertiroidismo.
In questi casi, infatti, spesso anche per un nutrizionista non è sempre semplice bilanciare una razione che sia adatta a un gatto che presenta tali patologie in quanto magari richiede di integrare con così tanti prodotti che forse un’alimentazione commerciale di alta qualità è più semplice da gestire.