Oggi vogliamo parlare di alcuni criteri da seguire nell’alimentazione naturale del cane. Troppo spesso quando si parla di alimentazione naturale ci si confonde e si pensa che voglia dire dare semplicemente gli avanzi del tavolo al nostro quadrupede. Nulla è più lontano dalla realtà. La razione casalinga del cane è normalmente composta da carne, pasta stracotta, carote a cui si aggiunge dell’olio di semi, talvolta dell’uovo sodo e a volte dei pezzetti di mozzarella.
Ecco cosa si intende con alimentazione casalinga. Normalmente il veterinario, soprattutto nei cuccioli di cani di grossa taglia, consiglia crocchette di ottima marca non perché ci guadagni lui qualcosa personalmente (c’è questo mito secondo il quale se il veterinario prescrive un farmaco o un cibo è perché poi gli viene pagata una commissione. Nulla di più falso, in medicina veterinaria questo non accade: se qualcuno ti prescrive qualcosa è perché lo ha provato e ha ottenuto dei riscontri positivi), ma perché sono già perfettamente bilanciate per quanto riguarda proteine, grassi, carboidrati, vitamine e minerali, cosa difficile da fare con un’alimentazione casalinga se non si è seguiti passo passo da un nutrizionista veterinario.
Altra considerazione che vale la pena di fare è che ogni cane ha un metabolismo e una capacità digestiva a sé stante: quello che va bene per uno non va bene per l’altro, quindi è difficile riuscire ad adattare perfettamente la dieta casalinga di uno all’altro.
Ci sono dei vantaggi e degli svantaggi nell’alimentazione casalinga:
Il problema con l’alimentazione casalinga naturale dipende anche dalle materie prime acquistate. Se pensate di poter nutrire correttamente il vostro cane con il polmone o con gli scarti grassi di macelleria, beh, tanto vale dargli le crocchette allora. Altra considerazione da fare è questa: molte persone che sostengono di nutrire naturalmente il cane, affermano che il cane discendendo dal lupo deve mangiare ciò che mangiava il lupo, quindi prede vive, con interiora, ossa e tutti gli annessi, magari dandogli il collo delle galline. A parte che questo è il modo migliore per far venire un blocco intestinale al cane, queste persone dimenticano che è vero che il cane deriva dal lupo, ma non è il lupo.
Lo stile di vita del cane si è evoluto nel corso del tempo, fino ad arrivare a quello del cane addomesticato odierno: nutrirsi di prede vive non è la cosa più indicata per lui. Il suo stomaco e il suo intestino non sono più abituati a digerire simili alimenti e anche il suo stile di vita non è adatto a una simile alimentazione.
Fermo restando che nell’alimentazione naturale del cane bisogna rispettare la regola del 40% di carne, 40% di carboidrati e 20% di verdure, anche qui vale il consiglio di trovare una proteina che il cane digerisca bene e continuare con quella: questo perché il continuo saltellare da un tipo di carne all’altra potrebbe predisporre il cane a sviluppare intolleranze e allergie alimentari (l’intestino del cane è abbastanza abitudinario). E se proprio si deve fare un cambio di alimentazione, deve sempre essere fatto in maniera graduale, per non scatenare vomito o diarrea.
Ecco un esempio di dieta naturale nel cane:
A tutto questo una volta a settimana si può aggiungere dell’uovo sodo a pezzi, un pezzettino di mozzarella e volendo si può aggiungere un cucchiaio di olio di semi di arachidi, girasole o mais nella pappa tutti i giorni, in modo da fornire il corretto apporto di acidi grassi. L’olio d’oliva, invece, serve solo come ausilio contro la stipsi.
Alimentazione naturale del cane non vuol dire dargli tutto quello che mi pare e che mi piace, come non vuol dire dargli avanzi: l’alimentazione umana è diversa da quella del cane, così come è diverso l’intestino e la capacità digestiva. Ecco cosa non bisogna dare al cane:
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Extra Zebra – Tobyotter – Var Resa