Adottare un cane in tempi di Covid: boom di richieste nel 2020
Adottare un cane ai tempi del Covid: l'Enpa condivide un dato sorprendente, nel 2020 le adozioni di animali sono aumentate in tutta Italia
Adottare un cane in tempi di pandemia: molti italiani nel 2020 hanno optato per questa scelta, regalando una casa a tantissimi cani e gatti in cerca di casa. Lo rende noto l’Enpa, che fa sapere che lo scorso anno, complice la pandemia, 8100 cani e 9500 gatti hanno trovato una famiglia. Se questi numeri non bastano a far comprendere quanto sia eccezionale ciò che è accaduto, ci pensano le percentuali. Le adozioni sono aumentate del 15% rispetto a quelle avvenute nel 2019.
Un totale di ben 17.600 animali domestici hanno trovato una famiglia per sempre (si spera). Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa, lo definisce un piccolo miracolo, un effetto positivo scaturito proprio dalla pandemia di Covid-19.
Gli animali adottati hanno donato amore e affetto incondizionato a quanti, durante questi lunghi mesi di isolamento, hanno scelto di aprire le porte di casa a un nuovo quattrozampe.
Va sottolineato – spiega la Rocchi – anche l’instancabile lavoro dei volontari. Anche nel bel mezzo del lockdown, queste persone si sono impegnate per proteggere e tutelare tanti animali bisognosi di aiuto.
Adottare un cane in tempi di Covid, sempre più italiani scelgono di farlo
A sorprendere è anche il fatto che l’aumento delle adozioni in tempi di Covid si è registrato da Nord a Sud, comprese le Regioni come la Sicilia, la Puglia e la Campania, dove il randagismo rappresenta un problema molto grave. A trovare una casa, in molti casi, sono stati anche i cani anziani e quelli con patologie e disabilità.
Per quanto riguarda le cessioni di animali, purtroppo si tratta di un fenomeno che ha caratterizzato anche il 2020. Le cessioni per cause economiche sono aumentate del 20% dopo l’estate e all’inizio dell’autunno, per poi ridursi alla fine dell’anno. Fra le cause di tali cessioni di animali vi sono soprattutto gli improvvisi problemi economici a causa della pandemia, o la morte del proprietario del cane o del gatto.
via | Ansa
Foto di Cedric Clooth da Pixabay