Petsblog Animali selvatici Addio a Rosalinda: morto il pappagallo di Pippi Calzelunghe

Addio a Rosalinda: morto il pappagallo di Pippi Calzelunghe

Si chiamava Douglas e viveva in uno zoo tedesco. Si è spento il pappagallo Rosalinda protagonista della serie Pippi Calzelunghe.

Addio a Rosalinda: morto il pappagallo di Pippi Calzelunghe

È morto Douglas, il pappagallo che ha recitato nella serie tv Pippi Calzelunghe, andata in onda in Italia, sui canali della Rai, a partire dal 1970. La serie, con protagonista Inger Nilsson, si ispirava al romanzo Pippi Calzelunghe di Astrid Lindgren, autrice svedese. Tanti gli animali presenti nel telefilm, tra i quali anche un maschio di ara scarlatta, che nel film si chiamava Rosalinda. Anche se il suo nome reale era Douglas.

Douglas, il pappagallo di Pippi Calzelunghe, si è spento, probabilmente di vecchiaia, vista la sua età, nello zoo di Karlsruhe, in Germania, dove viveva dal 2016, dopo aver vissuto a lungo in Svezia, nello zoo di Malmo.

Nel telefilm Rosalinda era il pappagallo di Messer Jocket, compagno di Blood-Svente, pirata che abitava a Taka Tuka e che aveva fatto prigioniero il papà di Pippi. Il bucaniere aveva proprio usato il pappagallo per cercare di estorcere nel sonno all’uomo la rivelazione del luogo dove aveva nascosto un segreto. Diceva sempre: “Awk, io ti voglio fare solo il solletico col coltello“. E parlava di continuo, come ogni buon pappagallo.

Il pappagallo aveva 51 anni. A darne il triste annuncio Matthias Reinschmidt, direttore dello zoo tedesco dove l’animale viveva da tre anni:

Anche se aveva raggiunto un’età quasi biblica per un ara, la sua morte mi ha davvero colpito terribilmente.

51 anni sono tanti per un pappagallo. Douglas si era anche salvato due volte dalla soppressione. Nel 2003 le autorità svedesi avevano deciso di sopprimerlo perché non aveva i documenti che certificassero che fosse stato importato legalmente dal Brasile. Si salvò grazie a un ex proprietario che ne dimostrò la legalità. Nel 2016, quando viveva nello zoo di Malmo, in Svezia, ha rischiato nuovamente, perché aveva bisogno di una gabbia più grande che non era disponibile. Vennero raccolte 50mila firme per salvarlo (tra queste anche la firma dell’attrice che aveva impersonato Pippi). Fu salvato anche grazie alla decisione dell’ospedale tedesco di ospitarlo.

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