Abbandono di animali, la legge italiana e le pene inflitte
Quali sono le pene e le multe inflitte a chi abbandona un animale? Ecco cosa dice la legge italiana.
Abbandono di animali – Soprattutto in estate, i casi di abbandono di animali domestici sono innumerevoli. Per esempio di recente è balzato alla ribalta il caso di Borgoratti, dove una donna ha gettato in un cassonetto della spazzatura dei cuccioli appena nati. Ma storie così ce ne sono a bizzeffe: macchine che nel cuore della notte fanno scendere cani in zone sperdute, sgommando poi via a folle velocità, gatti gettati nei giardini altrui o lasciati in scatoloni agli angoli delle strade e via dicendo. Tuttavia la legge italiana è ben chiara: l’abbandono di animali è un reato penale.
Abbandonare gli animali è un reato penale
Sottolineiamo ancora una volta che abbandonare un animale è un reato penale, non è solamente un illecito amministrativo. Ciò significa che chi abbandona un animale, se viene trovato e riconosciuto colpevole, avrà la fedina penale sporca a vita.
L’abbandono degli animali è un reato che troviamo nell’articolo 727 del Codice Penale:
“Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”
Si va dunque dalla multa fino all’arresto per il Codice Penale. Come se ciò non bastasse, la Legge 189 del 2004, in particolare l’articolo 544-ter, ha inserito sanzioni più gravi e ha introdotto il reato di maltrattamento degli animali, ivi inclusi delitti di uccisione di animali, divieto di spettacoli che causino sofferenza ai medesimi e divieto di combattimento fra animali.
Se siete testimoni di un caso di abbandono animale, non esitate a chiamare chi di dovere, cercando di prendere tutti i dati del caso. Nel caso di animali abbandonati da auto, prendete sempre il modello della macchina e la targa, sono informazioni che aiuteranno gli inquirenti a trovare i colpevoli.
Via | Il Secolo XIX
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