A San Giovanni La Punta il comune paga chi adotta un cane: pessima idea
La delibera “Amico a 4 zampe” del comune di San Giovanni La Punta (Catania) dispone di versare un vitalizio a chi adotta i cani. Un’idea pessima, secondo noi, e vi spieghiamo il perché
Continua il malcostume (come altro chiamarlo) di diversi comuni italiani che invece di adottare serie politiche per combattere il randagismo dei cani, preferiscono demandare ai cittadini e, per rendere più appetibile la cosa, offrono degli incentivi. Se in passato avevamo avuto comuni che applicavano sconti sulle tasse a chi adottava animali (ricordiamo i casi Avellino, Lecce, Solarino e Pachino) ora giunge la notizia che a San Giovanni La Punta, in provincia di Catania, è stato proposto un contributo in denaro a chi adotta un cane dal canile comunale. In pratica, chi adotta un cane avrà un contributo di cinquecento euro (in due rate) il primo anno, e poi di quattrocento euro l’anno per tutta la durata della vita del cane.
Secondo Carmelo Sapienza, vicesindaco di San Giovanni La Punta nonché assessore al randagismo,
Vogliamo dare la possibilità ai nostri amici a quattro zampe di poter vivere in un contesto familiare e ricevere l’affetto che un canile non può dare loro, anche se come nel nostro caso la struttura che li ospita e’ ben attrezzata. Inoltre le somme risparmiate, circa mille euro per ogni cane adottato, saranno destinate al miglioramento dei servizi per i cani, come ad esempio la realizzazione di aree a loro dedicate ben attrezzate in varie zone del territorio e ulteriori acquisti di dog toilet.
Come ha notato anche Il Sole 24 ore, dietro queste manovre spesso c’è altro, perché a fronte di pagare qualcosa, i comuni, alla fine, risparmiano migliaia di euro.
Le adozioni sono una questione di amore e non di denaro: chi controllerà gli adottanti? Chi si assicurerà che le adozioni non sono fatte per il mero ritorno economico? Come sappiamo è abbastanza semplice eludere i controlli.