A Molfetta un vigile ha la meglio (con la forza) su un cane randagio
Quanto successo qualche giorno fa a molfetta, in provincia di Bari, sembra molto strano. In pochissime parole un vigile urbano ha accalappiato un cane randagio, dietro segnalazione, e lo ha portato in un canile. Nulla di strano se non ci si addentrasse nei particolari della vicenda. Il tutto viene raccontato da Mariangela La Volpe, presidente […]
Quanto successo qualche giorno fa a molfetta, in provincia di Bari, sembra molto strano. In pochissime parole un vigile urbano ha accalappiato un cane randagio, dietro segnalazione, e lo ha portato in un canile. Nulla di strano se non ci si addentrasse nei particolari della vicenda. Il tutto viene raccontato da Mariangela La Volpe, presidente della Lega del Cane della città pugliese. I fatti originari sono poco chiari se non che si parla di un vigile urbano che si è recato presso il pronto soccorso di zona per denunciare un’aggressione da parte di tre cani. Il referto medico stilato dalla struttura parla di un evidente stato d’ansia ma di totale assenza di morsi o lacerazioni.
Il suddetto vigile urbano deve aver preso molto seriamente la sua vicenda personale tanto da segnalare personalmente il cane e utilizzare ben due volanti della polizia locale più un furgoncino dell’accalappiacani per catturare il “pericolosissimo” randagio e farlo portare, non si sa per quale ragione, in un canile lontano dal comune di accalappiamento. Quello che c’è di strano in tutta la vicenda è la tempestività ed il dispiegamento di mezzi utilizzato per prendere un cane. Avete mai provato a segnalare un cane vagante? io si e vi posso assicurare che servono mediamente tre o quattro chiamate in un quarto d’ora per far arrivare qualcuno (nella speranza che, intanto, il cane non sia scappato via). Ora la signora La Volpe si chiede se tutto questo impegno ci sarebbe stato dietro la segnalazione di un comune cittadino.
Via| Molfettalive
Foto| Flickr