A chi date la precedenza: a un cane o a un bambino?
Come ridurre il debito pubblico? Secondo alcuni tagliando le spese sugli animali. Ma ha senso?
Dopo la protesta dei veterinari, ecco un’altra notizia che riguarda il binomio animali da compagnia/spese veterinarie. Che ne dite di scrivere all’onorevole Lupi per spiegargli che il debito pubblico non si risana eliminando le detrazioni sulle spese per gli animali? E’ partita una campagna, con tanto di email ufficiali cui inviare i nostri messaggi, per controbattere alle interviste rilasciate dal tale onorevole durante la sua partecipazione a Ballarò. Sembra che per giustificare le misure prese dal governo, abbia messo a confronto la questione asili nido con la questione animali domestici.
Cito dal sito che riporta l’informazione:
Lupi ha giustificato la cosa con la solita demagogia da 4 soldi, che tutti i politici di destra o di sinistra che siano, usano quando si tratta di togliere fondi o agevolazioni per chi ha animali, e cioé: meglio continuare a finanziare gli asili dei nostri figli, o agevolare chi ha animali domestici in casa? Figurarsi quale potrebbe mai essere la risposta.
L’On. Lupi e i suoi colleghi forse non hanno considerato che così facendo la gente eviterà del tutto di farsi fare la ricevuta dal veterinario, perché tanto non ci si guadagnerà più niente e invece così facendo il veterinario potrà fare uno sconto sulla prestazione. Per cui quello che credono di guadagnare da una parte, lo perderanno dall’altra perché i veterinari emetteranno meno fatture e pagheranno meno tasse.
Come mamma e come padrona di un gatto mi sento personalmente molto irritata da tutto ciò. Se dobbiamo mettere a confronto delle spese dobbiamo incolonnare quelle per la nostra famiglia e per i nostri animali da una parte e quelle per i bonus riservati alla classe politica dall’altra. Mi fermo qui, perché non sono un’esperta in materia di bilanci, ma di vita quotidiana e di budget risicati sì. Vi invito a leggere l’articolo linkato e a darmi il vostro parere.
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