A che età i gatti smettono di giocare?
A che età il gatto diventa adulto e smette di giocare? In realtà, non è possibile stabilire con esattezza a che età i gatti smettono di giocare. Tuttavia, sappiamo che una volta raggiunta la fase adulta, ovvero verso i 7-10 anni di età, i nostri mici potrebbero mostrarsi meno interessati al gioco e più attratti da pisolini e riposini.
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A che età i gatti smettono di giocare? E quando un gatto non è più un cucciolo ma diventa un adulto a tutti gli effetti? Un po’ come noi umani, anche i nostri animali domestici attraversano diverse fasi durante la loro vita, dall’infanzia all’adolescenza, fino all’età adulta e alla terza età.
Un gatto di pochi mesi, ad esempio, sprizzerà energia e curiosità da tutti i pori, e sarà un gran giocherellone.
Un gatto di 7 o 10 anni, invece, potrebbe mostrarsi meno interessato al gioco e più coinvolto da pisolini, coccole e sonnellini.
Quando un gatto è “troppo maturo” per giocare
Partiamo da un importante presupposto: quando si parla di comportamento dei gatti non è mai il caso di generalizzare.
I miei due gatti, ad esempio, sono quasi coetanei, ma mentre uno preferisce poltrire e sonnecchiare tutto il giorno, spostandosi dal letto alla poltrona, dal balcone al giardino, il secondo è un gran giocherellone, adora lanciare in aria i suoi giocattoli e riesce a trascorrere anche delle ore inseguendo un elastico per capelli o un topolino finto in giro per casa.
In fin dei conti, un po’ come per noi umani, anche nel caso dei gatti molto dipende dal carattere e dall’indole.
Di certo, però, anche l’età gioca un ruolo importante.
In questo articolo cercheremo quindi di rispondere a una domanda che molti padroncini si pongono: a che età i gatti smettono di giocare?
Le fasi di crescita del gatto
Come dicevamo, oltre all’indole, anche l’età del gatto gioca (passateci il “gioco di parole”) un ruolo molto importante. Se è vero che, chi più chi meno, tutti i gatti giocano, è ancor più vero che durante i primi mesi di vita i nostri felini sono un concentrato di pura energia.
Ma cosa succede quando un gatto non è più cucciolo?
Vediamo come cambia il comportamento del gatto in base alle diverse fasi di crescita.
- 0-6 mesi: nella sua primissima fase di vita, il gattino è un tripudio di curiosità e voglia di giocare. Durante i primi mesi, il piccolo inizierà a conoscere il mondo, scoprirà il suo ambiente e si divertirà insieme ai suoi fratellini.
- Dai 6 mesi ai 2 anni il micetto sperimenta la cosiddetta “fase junior“, che corrisponde più o meno a quella dell’adolescenza per noi umani. Il gatto è ancora molto giocherellone, e potrebbe divertirsi facendo degli agguati ai membri della famiglia, potrebbe mordere per gioco e mettere alla prova il suo istinto di caccia.
- 3 – 6 anni: il tuo micetto è entrato nella sua fase adulta, è ancora attivo, ma non disdegna il piacere di un bel sonnellino. In questa fase, il piccoletto potrebbe ancora giocare molto.
- Dai 7-10 anni in su, il micio potrebbe comportarsi in modo meno giocoso e meno attivo rispetto al passato. Si tratta di un cambiamento del tutto normale. Se, però, il micio dovesse smettere di giocare di punto in bianco, sarà il caso di parlarne con il veterinario. Questo cambiamento potrebbe essere dovuto a cause mediche sottostanti, come disturbi articolari o altre condizioni.
A che età i gatti smettono di giocare?
Ma a conti fatti, a che età smettono di giocare i nostri amati gatti? Potremmo dire che il gatto inizia a mostrarsi meno interessato al gioco quando raggiunge l’età adulta (dopo i 7 anni di età), ma in realtà tutto dipende dal tipo di gatto, dalla sua personalità e dalle sue energie.
Non dimenticare che il gioco rappresenta un’attività estremamente utile per il tuo micio: non solo stimolerà la sua mente, ma lo terrà attivo fisicamente, un po’ come una sorta di esercizio fisico quotidiano.
Per questa ragione, è sempre utile incoraggiare il proprio gatto a giocare, proponendo giochi divertenti, come dei topini finti, canne da pesca per gatti e così via.