Episodic Falling nel Cavalier King Charles Spaniel: cause, sintomi e terapie
Parliamo di una patologia particolare che colpisce i Cavalier King Charles Spaniel: l'Episodic Falling. Ecco cause, sintomi, diagnosi e terapia.
Adoro i Cavalier King Charles Spaniel, sono sempre così allegri e dolci… solo che sono portatori di una serie di malattie particolari e spesso incurabili. Della siringomielia del Cavalier King Charles Spaniel abbiamo già parlato, oggi andiamo a vedere una patologia nota soprattutto a chi ha questa razza, ma sconosciuta ai più: l‘Episodic Falling Syndrome del Cavalier King Charles Spaniel. Nota con l’acronimo di EFS, è una malattia genetica tipica del Cavalier. Al momento nessuna altra razza sembra soffrire di questa patologia.
Episodic Falling nel Cavalier King Charles Spaniel: cause e sintomi
L’Episodic Falling del Cavalier King Charles Spaniel è una malattia genetica, non progressiva e che sembra stabilizzarsi con la terapia, non precludendo la durata della vita del cane. Un tempo si pensava che fosse un disturbo muscolare con ipertono o distonia, ma adesso si è visto che è dovuta alla presenza di un gene recessivo (mutazione del gene BCAN). Ci sono molti più Cavalier di quello che si pensa a soffrire di questa malattia, solo che spesso hanno forme così lievi che si stabilizzano da sole. Raramente è una patologia pericolosa per la vita del cane, il che non deve essere motivo di impedimento per condividere la propria vita con questa razza (se siete interessati a cuccioli di Cavalier King Charles Spaniel, ci sono diversi allevamenti anche in Italia).
In alcuni casi si è visto che l’Episodic Falling è associata ad un’altra patologia tipica del Cavalier, la Trombocitopenia asintomatica idiopatica con un livello basso di piastrine nel sangue (gli eventi tromboembolici nella circolazione cerebrale possono essere coinvolti nell’EFS).
I sintomi dell’Episodic Falling nel Cavalier King Charles Spaniel possono essere variabili, ma tutti sono riconducibili al fatto che i muscoli del cane non riescono a rilassarsi. L’età di insorgenza varia dai due mesi ai quattro anni, senza predisposizione di sesso. Sintomi tipici sono:
- il Cavalier sta correndo, è eccitato o stressato e all’improvviso comincia a camminare in maniera rigida, soprattutto con gli arti posteriori
- la schiena del cane si arcua
- possono esserci tremori
- estende in maniera rigida gli arti
- perde un passo mentre corre
- incoordinamento motorio
- cade su un fianco
- a volte assume un atteggiamento da gioco: la testa è tenuta vicino al suolo e il posteriore alto, ma non è una richiesta di gioco, il cane non riesce ad assumere altra posizione che questa
Il cane manifesta tipicamente questi sintomi quando è stressato o eccitato, ma in alcuni casi si è visto che anche in caso di tranquillità il cane può manifestarli. Durante gli episodi di Episodic Falling il cane può andare incontro ad un colpo di calore per l’incapacità di ansimare ed espellere così il calore in eccesso.
A differenze delle crisi convulsive e dell’epilessia, il cane non perde coscienza durante gli episodi, mentalmente è normale. Di solito dopo una crisi il recupero è veloce, ma se ricomincia a fare subito esercizio fisico o si stressa di nuovo, ecco che può comparire un’altra crisi. Nei casi gravi, invece, gli episodi sono lunghi e provocano danni neurologici permanenti.
La patologia va anche distinta dalle sincopi e presincopi provocate da insufficienza della valvola mitralica, malattia cardiaca di cui spesso i Cavalier King soffrono. E va distinta anche dalle crisi associate allo Shunt portosistemico e da una forma di distrofia muscolare del Cavalier con debolezza, intolleranza all’esercizio, atrofia muscolare, difficoltà di deglutizione e anomalie della lingua (questa patologia sembra colpire solo i maschi, le femmine sono portatrici asintomatiche della mutazione genetica).
Episodic Falling nel Cavalier King Charles Spaniel: diagnosi e terapia
Per diagnosticare una Episodic Falling Syndrome bisogna prima escludere tutte le altre patologie: nei cani che soffrono di questa malattia esami del sangue, visita cardiologica, esame del liquor, biopsie muscolari e RM sono tutte normali. La diagnosi si basa dunque solo sulla sintomatologia. Negli Stati Uniti esistono anche dei test del DNA genetici per capire quali cani siano portatori, cosa fondamentale per gli allevatori per escludere i portatori dalla riproduzione. In Italia conviene chiedere ai singoli laboratori se effettuano tali test o se li possano eventualmente far eseguire in laboratori all’estero.
Come avrete immaginato, non esiste una terapia definitiva e risolutiva per questa malattia. Durante gli episodi bisogna cercare di tranquillizzare il cane, tenerlo al fresco e assolutamente non cercare di forzare le zampe del cane a riassumere la posizione corretta, lo farà da solo quando la crisi passerà. Il rischio è quello di provocare lesioni permanenti. Lasciatelo anche a riposo dopo la crisi.
Tentativi terapeutici sono stati fatti con il Diazepam e il Clonazepam, il secondo ha dato migliori risultati. Tuttavia dopo un po’ il cane si abitua al farmaco che perde di efficacia. Tentativi sono anche stati fatti con l’Acetazolamide, ma molti cani non la tollerano e sviluppano effetti collaterali e con la Fluoxetina. Si è anche visto che la vitamina E e il triptofano tendono a ridurre la frequenza e la gravità delle crisi, solo che il triptofano aumenta i livelli di serotonina e si è visto che questo aumento potrebbe essere associato allo sviluppo di insufficienza mitralica nel Cavalier.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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