Donna multata per aver salvato un cane che si era perso
È una vicenda certamente strana quella accaduta a Lainate, dove una donna che ha aiutato un cane smarrito ha ricevuto una multa di 130 Euro.
È una vicenda certamente strana quella che è avvenuta nei giorni scorsi a Lainate (Milano), dove una donna è stata multata per aver aiutato un cane che si era perso. Protagonista della bizzarra vicenda è una donna di 68 anni di nome Adriana Scicolone, che nei giorni scorsi ha notato fuori da casa sua un cagnolone che vagava con l’aria smarrita. La donna ha avvicinato l’animale, lo ha nutrito e dissetato, e lo ha poi legato per non farlo allontanare, in attesa che arrivasse la polizia locale. Pochi minuti più tardi però, è giunta la proprietaria dell’animale, una donna che abita nelle vicinanze. La signora Scicolone le ha dunque restituito l’animale, ed ha fatto sapere ai vigili che tutto si era risolto per il meglio.
La vicenda sembrava essersi conclusa positivamente, se non fosse che pochi giorni dopo entrambe le donne hanno ricevuto una multa abbastanza salata. La padrona del cane è stata multata per aver perso di vista l’animale, mentre la signora Scicolone è stata multata per non aver rispettato l’articolo 66 del regolamento comunale di polizia urbana, che vieta ai cittadini di catturare animali randagi e/o vaganti, se non si fa parte del personale di servizio del Comune o dell’azienza Usl.
La donna è stata dunque multata con una sanzione da 103 euro, provvedimento che ha lasciato senza parole lei e i suoi familiari, tanto che hanno deciso di pubblicare la vicenda su Facebook, dove la notizia ha fatto subito scalpore.
Multata per aver aiutato un cane: la reazione del Sindaco di Lainate
A commentare l’accaduto è stato lo stesso sindaco di Lainate, Alberto Landonio, che ha fatto sapere che, come amministrazione, non è stato possibile fare molto:
Non abbiamo potuto fare altro che prendere atto dell’applicazione rigorosa di un regolamento che in effetti esiste, ma ho telefonato alla signora per porgerle le mie scuse. Tra l’altro lei ha subito pagato la contravvenzione, senza fare ricorso, e questo ci ha tolto ogni margine di manovra. Non voglio che si ripetano episodi del genere
assicura il Primo Cittadino
e quindi mi sono impegnato a cambiare il regolamento, che tra l’altro avevamo già intenzione di modificare perché ormai è desueto, dato che risale alla metà degli anni Novanta. All’epoca capitava piuttosto spesso di veder circolare dei cani randagi nelle nostre zone e quella norma serviva per evitare che persone senza le giuste competenze e attrezzature cercassero di bloccarli, correndo rischi e mettendo in pericolo gli animali. Prenderemo spunto da quanto successo per riformare le norme.
via | Msn
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