Palio di Siena straordinario 2018: l’ira degli animalisti per la morte di un cavallo
Al Palio di Siena straordinario di ottobre 2018 un cavallo è morto. Gli animalisti insorgono, la città difende le sue tradizioni.
Il Palio Straordinario di Siena che si è svolto sabato 20 ottobre 2018 è entrato nel mirino degli animalisti, in seguito alla morte di Raol, il cavallo della contrada Giraffa. Durante la corsa di cavalli, purtroppo, l’animale è caduto rovinosamente, riportando una ferita grave all’arto anteriore destro. In seguito alla lesione il cavallo è subito stato portato alla clinica veterinaria “Il Ceppo”, ma per lui non c’è stato niente da fare.
A denunciare l’accaduto l’Enpa, che ha sporto denuncia alla procura di Siena:
Se già appariva assurdo pensare di ricordare la fine della Grande Guerra con un evento, il Palio di Siena, che ha un lungo passato di morti animali, il fatto che un cavallo sia deceduto proprio in occasione di tale ricorrenza rende la vicenda ancora più paradossale e inaccettabile.
Queste le parole di Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa, mentre Rinaldo Sidoli, segretario di Alleanza Popolare Ecologista, ha pubblicato su Facebook il video in cui il povero cavallo cade durante la corsa. Il segretario spiega che sono 8 i cavalli deceduti al Palio di Siena dal 2000 in poi.
Bisogna dire basta allo svolgimento di manifestazioni che possono provocare danni e lesioni agli animali. Questi spettacoli sono un insulto alla vita e uno schiaffo all’immagine del Bel Paese.
Gli animalisti chiedono l’abolizione del Palio di Siena, perché secondo loro è una delle gare più pericolose. Dal 1970 a oggi sono morti 50 cavalli. Sidoli parla di un “rito retrogrado” che si basa sullo sfruttamento degli animali a fini commerciali.Il Palio non può essere considerato un patrimonio dell’umanità, perché non vi può essere nulla di culturale nello sfruttamento di una creatura vivente e nella sua morte.
Le tradizioni si devono adeguare alla crescente sensibilità e favorire il rispetto della biodiversità.
Contro il Palio di Siena si levano anche le parole di Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e del Movimento Animalista:
L’incidente conferma, al di là delle rassicurazioni periodicamente fornite dagli organizzatori tutta la pericolosità della corsa, che infatti è costata la vita a decine di animali negli ultimi cinquant’anni.
Ma il comune di Siena si difende, parlando di dispiacere per la morte del cavallo:
Il dispiacere è di tutta la città che ama i cavalli e li rispetta, e non accetta provocazioni da chiunque abbia solo l’interesse a farsi pubblicità, non conoscendo la nostra cultura, tradizione, rispetto e cura dei cavalli.
Il comune in una nota ricorda che quello che si è appena tenuto
ha visto una grandissima partecipazione di contradaioli, senesi e turisti assistiti da un tempo splendido.