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3 cose da sapere sui denti del coniglio

Quando si prende un coniglio è bene sapere qualcosina in più sui denti dei conigli. Questo perché non funzionano nello stesso modo dei denti dei cani e dei gatti. Ci sono alcune particolarità, oltre alla formula dentaria, che è bene conoscere. Come il fatto che sono a crescita continua

3 cose da sapere sui denti del coniglio

Se avete deciso di prendere un coniglio come animale da compagnia, è bene prima documentarsi un po’ sulle peculiarità fisiologiche e nutrizionali di questi animali. Soprattutto se siete abituati a cani e gatti, ecco che con il coniglio è tutta un’altra storia. Cambia un po’ la sua gestione, cambia necessariamente la sua alimentazione, ma è bene anche imparare a conoscere i segni di malessere e malattia che sono a volte diversi rispetto a quelli di cani e gatti. Ecco che dunque oggi andremo a vedere alcune cose che ci sono da sapere sui denti del coniglio.

Denti del coniglio: quanti sono?

Pelo coniglio

La formula dentaria completa del coniglio è di 28 denti. Abbiamo:

  • incisivi: 6 in totale. Sono divisi in 4 superiori (due anteriori lunghi e due piccoli che si trovano subito dietro a questi ultimi) e 2 inferiori
  • molariformi: 22 in totale. Sono 5 per lato nell’arcata inferiore e 6 per lato nell’arcata superiore

I denti del coniglio sono strutturati per il suo tipo di alimentazione. Gli incisivi sono molto lunghi (le radici sono arcuate e arrivano fino sotto le narici), rotondeggianti e hanno una forma che ricorda quella di una forbice. Questo perché servono per strappare i vegetali di cui si nutrono e che poi vengono masticati e triturati dai denti molari.

Se guardate di lato la bocca di un coniglio, vedrete come i denti incisivi inferiori appoggiano sugli incisivi inferiori caudali, quelli più piccolini.

I denti del coniglio ricrescono?

I denti del coniglio sono ipsodonti, il che vuol dire che crescono per tutta la vita. Si dice che siano a crescita continua. Tuttavia li limano mangiando erba e cibi vegetali ricchi di silice. In questo modo i denti si consumano, controbilanciando la loro crescita. Quando qualcosa in questo meccanismo si inceppa, ecco che i conigli sviluppano una patologia nota come malocclusione dentale.

Cosa fare se i denti del coniglio sono troppo lunghi?

denti coniglio

Cosa fare se i denti del coniglio sono troppo lunghi? Prima di tutto bisogna evitare di farli diventare così lunghi. Questo vuol dire fornire loro sempre fieno, erba e vegetali in quantità in modo che possano consumarli da soli. Se invece il coniglio viene nutrito con miscele di semi ecco che non riuscirà a limare i denti e questi cominceranno a crescere in maniera esagerata.

Tuttavia a volte capita che, anche con l’alimentazione corretta, per motivi genetici (succede spesso nel coniglio nano o con i denti del coniglio ariete), ecco che i denti del coniglio non riescono a limarsi correttamente, finendo col crescere troppo e diventando così lunghi da impedire al coniglio di riuscire ad alimentarsi a sufficienza.

Prima di arrivare a questo punto, sarebbe meglio contattare il proprio veterinario esperto di esotici. Tramite visita e radiografie, il veterinario valuterà lo stadio della malocclusione dentale per decidere come procedere. È possibile che sia necessaria una limatura dei denti del coniglio in sedazione, con apposite frese (il costo dovrete chiederlo al vostro veterinario). Nei casi più gravi è possibile che sia necessaria l’asportazione dei denti.

Collegato alla non corretta limatura dei denti e alla malocclusione dentale c’è anche lo sviluppo di ascessi a carico degli apici dentali. Gli ascessi nel coniglio presentano un pus solido, caseoso, molto diverso da quello liquido di cani e gatti. Per questo motivo limitarsi a inciderli e drenarli non serverà a nulla: si riformeranno subito. Gli ascessi del coniglio vanno asportati chirurgicamente come se fossero noduli veri e propri, ma questo dopo aver controllato tramite radiografie lo stato della mascella e della mandibola, per valutare l’eventuale presenza di lisi ossea.

Fonti:

  1. VCA Hospitals
  2. PubMed
  3. PubMed

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