SnapTurtle, salvare le tartarughe con il riconoscimento facciale
Un interessante progetto per la salvaguardia delle tartarughe marine arriva dalla Malesia: ecco come funziona SnapTurtle.
Si chiama SnapTurtle ed è un progetto nato in Malesia e coordinato da una biologa italiana. In pratica tale progetto vuole salvare le tartarughe marine grazie al riconoscimento facciale. SnapTurtle è stato promosso da WWF Malesia e da Sabah Wilflife Department, coordinato da Oriana Migliaccio, biologa marina italiana che da tempo lavora a Pom Pom Island in Malesia, per proteggere e tutelare le tartarughe marine. SnapTurtle utilizza un software di riconoscimento facciale per fotografare e identificare le tartarughe marine. Ma come fa a riconoscere le singole tartarughe?
Come funziona SnapTurtle?
Il software di SnapTurtle funziona grazie al riconoscimento facciale. Anche se a prima vista a noi le tartarughe appaiono tutte uguali, in realtà ogni tartaruga marina ha un suo particolare pattern di squame facciali, grazie al quale è possibile distinguerle. Il software sarà in grado di fotografare il muso delle tartarughe a una distanza minima di 10 metri, identificando poi in maniera univoca i singoli individui grazie alla disposizione peculiare delle squame sul muso. In questo modo possono essere censite e protette tartarughe di specie in via d’estinzione, in particolare:
- tartarughe verdi, considerate a rischio di estinzione
- tartarughe imbricate del Borneo Malese, considerate a grave rischio di estinzione
Ma perché tali tartarughe sono a rischio di estinzione? I motivi sono diversi e tutti legati alle attività dell’uomo:
- pesca di individui adulti
- furto delle uova a scopi alimentari
- inquinamento
- cambiamenti climatici
Oriana Migliaccio ha così spiegato: “L’idea nasce dalla volontà di non voler stressare le tartarughe che arrivano in spiaggia a nidificare. Normalmente si applicano delle targhette metalliche alle pinne; la targhetta è simile un piercing, per l’animale è dolorosa e può essere persa facilmente. Grazie alle foto, invece, possiamo fare a meno di toccare o disturbare l’animale in alcun modo”.
Via | Wired
Foto | iStock