Petsblog Gatti Malattie gastrointestinali croniche del gatto: le più comuni

Malattie gastrointestinali croniche del gatto: le più comuni

Quali sono le malattie gastrointestinali croniche più frequenti nel gatto?

Malattie gastrointestinali croniche del gatto: le più comuni

Uno dei motivi per cui i gatti vengono portati maggiormente a visita dal veterinario sono le malattie gastrointestinali. O detto più semplicemente: il gatto vomita, ha diarrea o è stitico. Il fatto è che questi sintomi sono aspecifici, nel senso che non sono patognomonici di una singola malattia, ma sono comuni a più malattie. Ecco perché spesso, dopo la visita clinica, il veterinario vi propone una serie di esami per localizzare meglio il problema. Qui andremo a vedere le malattie gastrointestinali croniche più frequenti nel gatto, tralasciando le diverse forme tumorali che possono colpire l’intestino del gatto, soprattutto linfomi e carcinomi.

Malattie gastrointestinali croniche nel gatto: IBD

L’IBD nel gatto è forma infiltrativa idiopatica della parete gastrointestinale del gatto con infiltrato composto da cellule infiammatorie. Si ipotizza che la causa sia o una risposta immunitaria normale a uno stimolo infiammatorio eccessivo o una risposta immunitaria prolungata a stimoli infiammatori normali.

La terapia prevede l’uso di diete specifiche ipoallergeniche e altamente digeribili, l’uso di farmaci immunosoppressivi (prednisone e clorambucile, non ciclofosfamide e azatioprina per via degli effetti collaterali maggiori nei gatti) e antibiotici (metronidazolo e tilosina). Bisogna poi ricordarsi di integrare soprattutto folati e vitamina B12.

Malattie gastrointestinali croniche nel gatto: triadite

La triadite nel gatto una patologia tipica del gatto dove si ha in contemporanea IBD, pancreatite e colangioepatite, variamente combinate fra di loro. Il problema, anche qui, è che nel 90% dei casi le pancreatiti dei gatti sono idiopatiche, quindi non hanno causa. La terapia varierà a seconda della combinazione delle patologie e dalla situazione clinica del gatto, ma mettete in conto fluidoterapia, nutrizione enterale o parenterale per evitare la lipidosi epatica che peggiorerebbe il quadro, analgesici, antibiotici in caso di pancreatiti suppurative e cortisonici in caso di shock o presenza di IBD.

Malattie gastrointestinali croniche nel gatto: stipsi

La costipazione o stipsi è un’altra malattia gastrointestinale cronica molto frequente nel gatto. Dieta, ostruzioni, neoplasie, malattie neurologiche, disidratazione, farmaci, obesità: tutto può contribuire a sviluppare una forma di stipsi ostinata e cronica nel gatto.

Parte della terapia dipenderà dal fatto di riuscire o meno ad individuare le cause della stipsi e correggerle. Poi si può valutare se usare clisteri (evitare assolutamente quelli con magnesio e fosfati), farmaci per modulare la peristalsi intestinale, modificare la dieta per cercare di ridurre i fenomeni di stipsi.

Complicanze della stipsi sono il megacolon e l’ileo paralitico.

Malattie gastrointestinali croniche nel gatto: allergie e intolleranze alimentari

Allergie, fenomeni di ipersensibilità alimentare, intolleranze e errori nella dieta possono provocare forme croniche gastroenteriche. Allergie e intolleranze possono essere rivolte ad un determinato ingrediente della dieta, di solito proteine, ma non solo o ad additivi utilizzati.

Esistono in commercio tantissimi mangimi per effettuare la prova ad esclusione per capire a cosa il gatto sia allergico o intollerante, solo che bisogna considerare diversi fattori:

  • gatti schizzinosi che non accettano nessuna delle diete proposte o che vogliono cambiare di continuo alimento
  • la dieta ad esclusione, per potere dimostrare l’efficacia, deve essere fatta correttamente, senza allungare cibo di altro tipo per almeno un paio di mesi, quando non di più
  • in gatti che escono fuori e possono andare a mangiare altrove, è praticamente impossibile da fare

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Il gatto capisce se gli vuoi bene?
Comportamento Gatti

Il gatto capisce se gli vuoi bene? E come dimostra affetto la nostra imperscrutabile palla di pelo? Queste sono due delle domande più comuni fra i proprietari di gatti di tutto il mondo. Per rispondere alla prima domanda: si, i gatti capiscono se il loro padroncino li ama, e sanno anche mostrare affetto, in un modo tutto loro.