Cambiamenti climatici e conseguenze sugli animali: chi sopravvivrà?
Cambiamenti climatici e conseguenze sugli animali: chi sopravviverà? Ecco cosa hanno scoperto gli autori di un nuovo studio
I cambiamenti climatici e le conseguenze che avranno su animali ed esseri umani destano grande preoccupazione negli esperti e negli ambientalisti di tutto il mondo. Il surriscaldamento globale, la progressiva scomparsa di habitat naturali e di fonti di sostentamento, stanno infatti mettendo in serio pericolo la vita stessa di molti animali sul nostro Pianeta. Le conseguenze di un simile fenomeno sono sotto gli occhi di tutti, ma nonostante ciò, poche persone stanno davvero agendo per arrestare la corsa verso la distruzione ambientale.
Di fronte a un quadro del genere, alcuni esperti si sono posti una domanda interessante, ovvero: quali animali sopravvivranno al cambiamento climatico? Rispondere a questa domanda in realtà non è semplice. Sin da quando eravamo piccoli abbiamo sentito dire che gli scarafaggi possono sopravvivere alla bomba atomica. Ma quali potrebbero essere invece gli effetti dei cambiamenti climatici?
Per rispondere al quesito, i ricercatori della McGill University hanno condotto uno studio prendendo in esame un animale molto particolare. Stiamo parlando di un pesce, lo Spinarello a tre spine (Gasterosteus aculeatus), che a quanto sembra ha delle doti straordinarie.
Questo animale può infatti adattarsi molto rapidamente ai cambiamenti stagionali estremi. Può persino vivere sia nell’acqua di mare che in quella dolce, e si adatta a un’incredibile gamma di diverse temperature. Ma come fa ad essere tanto resistente? Per scoprirlo, i ricercatori hanno monitorato sei popolazioni di pesci spinarello a tre spine, ed hanno studiato queste creature prima e dopo i cambiamenti stagionali nel loro ambiente, utilizzando il sequenziamento del genoma.
Cambiamenti climatici, le conseguenze sugli animali esaminate in un nuovo studio
Con i cambiamenti legati alle stagioni, le condizioni dell’habitat di questi animali mutano in maniera drastica. Cambiano sia le temperature che l’equilibrio del sale rispetto all’acqua dolce. Solo i pesci capaci di tollerare simili cambiamenti possono sopravvivere e arrivare alla stagione successiva.
La versione moderna dell’idea di Darwin di evoluzione per selezione naturale postula che gli organismi con geni che favoriscono la sopravvivenza e la riproduzione tenderanno a lasciare più prole rispetto ai loro coetanei, provocando un aumento della frequenza di tali geni nel corso delle generazioni.
Ebbene, attraverso le loro analisi gli studiosi hanno osservato l’esistenza di cambiamenti genetici collegati ai cambiamenti stagionali nell’habitat. Tali cambiamenti rispecchiavano le differenze registrate fra i pesci di acqua dolce e quelli di acqua di mare di lunga data.
Questi cambiamenti genetici si sono verificati in popolazioni indipendenti nel corso di una singola stagione, evidenziando quanto velocemente possono essere rilevati gli effetti della selezione naturale.
Simili risultati potrebbero permettere di prevedere in che modo gli animali potranno adattarsi a fattori di stress ambientali come quelli legati al cambiamento climatico.
via | ScienceDaily
Foto di mollyroselee da Pixabay