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Paragonimus kellicotti cane e gatto: sintomi e terapia di questa infezione polmonare

Fra i parassiti polmonari che possono colpire cani e gatti c'è anche il trematode Paragonimus kellicotti. Ecco sintomi, diagnosi e terapia.

Paragonimus kellicotti cane e gatto: sintomi e terapia di questa infezione polmonare

Fra le diverse malattie parassitarie polmonari che possono colpire cani e gatti abbiamo anche quella causata da un trematode noto come Paragonimus kellicotti. La Paragonimiasi polmonare è provocata da una fasciola polmonare. Non è una malattia molto diffusa qui da noi, ma se portate il cane negli Stati Uniti e nel Nord America state attenti anche a questo parassita. E’ un cugino del Paragonimus westermani che provoca patologia nell’uomo. Ma andiamo a vedere non solo cause, sintomi, diagnosi e terapia dell’infezione da Paragonimus kellicotti nel cane e gatto, ma anche ciclo vitale del parassita.

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Paragonimus kellicotti nel cane e gatto: causa e ciclo vitale

Le uova di Paragonimus kellicotti sono marroncine, con un opercolo ben visibile e assomigliano molto a quelle del Paragonimus westermani. Le metacercarie e gli adulti, invece, sono diversi fra le due specie: l’adulto del kellicotti è più lungo e sottile, così come le metacercarie hanno parete interna sottile. Per quanto riguarda il ciclo vitale, partiamo dall’eliminazione delle uova attravero le feci di cani e gatti.

Una volta che queste uova entrano in contatto con acqua fresca, si sviluppano e diventano un miracidio ciliato. Questo miracidio vive 1-3 giorni e in questo lasso di tempo entra in una lumaca, primo ospite intermedio. Nelle lumache il miracidio diventa una sporocisti, le quali si sviluppano in cercarie. Queste cercarie escono dalle lumache e possono vivere in acqua per 1-2 giorni. Le cercarie entrano poi in gamberi di acqua dolce e si sviluppano in metacercarie nel pericardio.

Le metacercarie sono resistenti sia al freddo che al caldo nell’ambiente esterno. A questo punto il cane o il gatto possono ingerire le metacercarie (si infettano anche ingerendo piccoli roditori infetti). Queste arrivano nell’intestino, penetrano nella cavità peritoneale (7-10 giorni) e poi migrano attraverso il diaframma nella cavità pleurica. Dopo 10-14 giorni dall’ingresso nel corpo, le metacercarie invadono il polmone. Solitamente si localizzano nei lobi caudali del polmone destro. Qui le metacercarie si accoppiano e dopo 5-7 settimane dall’infezione si ha l’eliminazione delle uova con le feci.

E’ stata anche ipotizzata la possibilità di trasmissione per via mammaria se la madre si infetta durante la gravidanza.

Sintomi dell’infezione

I sintomi dell’infezione da Paragonimus kellicotti nel cane e gatto possono iniziare già 1 settimana dopo l’infezione:

  • tosse
  • dispnea
  • pneumotorace per rottura di cisti polmonari
  • pleurite eosinofilica
  • eosinofilia periferica

Paragonimus kellicotti nel cane e gatto: diagnosi e terapia

La diagnosi di infezione da Paragonimus kellicotti avviene tramite esame feci per flottazione, con il ritrovamento delle uova. O anche con biopsia polmonare. La terapia consiste nella somministrazione di albendazolo anche per tre settimane. L’alternativa è l’uso di praziquantel per tre giorni consecutivi. Tecnicamente non è una zoonosi, anche se si ha segnalazione di un unico caso di infezione in un umano che aveva mangiato gamberi infetti.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto di Marián Šicko da Pexels

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