Orsa liberata dopo 20 anni chiusa in gabbia, ma si comporta ancora come se fosse reclusa
Orsa liberata dopo 20 anni chiusa in gabbia si comporta ancora come se fosse reclusa: il video che mostra gli effetti della vita nel circo
Un’orsa liberata dopo 20 anni di cattività, gira sempre nello stesso cerchio come se si trovasse ancora chiusa dentro la gabbia. Sono immagini che spezzano il cuore quelle pubblicate pochi giorni fa sui social, immagini difficili da accettare e digerire, perché rispecchiano in modo chiaro tutta la sofferenza che gli esseri umani sono in grado di infliggere agli animali.
Protagonista del video che sta facendo il giro del mondo è Ina, un’orsa che per 20 anni ha vissuto dentro una piccola gabbia, uno spazio che bastava a malapena a contenerla.
Per tanti anni, il mondo di Ina era quello spazio piccolissimo, almeno fin quando non doveva esibirsi nel circo. Dopo 20 anni di sofferenze e traumi, l’orsa è stata liberata e accudita dalle meravigliose persone che lavorano presso il Libearty bear Sanctuary, a Zarnesti, in Romania. Qui trovano rifugio molti orsi liberati dagli zoo e dai circhi, e fra questi c’è anche la povera orsa Ina.
Orsa liberata dopo 20 anni chiusa in gabbia: il suo comportamento spezza il cuore
https://www.youtube.com/watch?v=kVDZaRn0Pus
L’animale appare mentre gira in tondo, sempre nello stesso punto, come se si trovasse ancora in una gabbia immaginaria. L’essere umano è stato in grado di farle credere di essere prigioniera anche quando le sbarre non ci sono più. Sin dall’inizio della sua reintroduzione in natura, Ina si è dimostrata poco propensa ad esplorare e a spostarsi da quell’unico punto.
La scena è stata pubblicata sui canali social del Libearty Sanctuary, e i volontari che si occupano degli orsi salvati dalla cattività fanno sapere che questa è una delle conseguenze della cattiveria umana:
Questo di Ina è un campanello d’allarme … e sfortunatamente è la crudele realtà. Ci occupiamo quotidianamente degli attacchi post traumatici degli orsi. Non sempre si comportano così.
Purtroppo, nel caso di Ina la prigionia sembra essere stata un incubo costante dal quale è difficile riuscire a risvegliarsi. Cos’altro serve per capire quanto sia sbagliato acquistare un biglietto del circo dove vengono sfruttati gli animali per gli “spettacoli”?
via | Corriere
Foto di robertobarresi da Pixabay