Perché stiamo così male quando il nostro cane muore?
Ci sono precise motivazioni psicologiche per cui la perdita di un cane (o di un animale da compagnia) ci provoca così tanto dolore.
Ci sono precise motivazioni psicologiche per cui la perdita di un cane (o di un animale da compagnia) ci provoca così tanto dolore.
Molte persone che non hanno mai avuto un animale domestico non riescono a capire come la morte del proprio pet possa provocare così tanto dolore, anzi, a volte parlano di reazioni eccessive come se avessero in tasca le competenze per giudicare quanto un’altra persona debba soffrire. Queste persone reagiscono con un “Tanto è solo un cane”, dimostrando una mancanza di empatia con il dolore altrui incredibile. Molti studi hanno ampiamente dimostrato come il dolore della perdita di un cane sia paragonabile in quasi tutti i modi alla perdita di una persona cara. Il problema è che mentre per le persone abbiamo delle tradizioni culturali rituali volte ad aiutarci a superare la perdita e ad elaborare il lutto, la stessa cosa non possiamo dire di avere per i cani.
Perché la morte di un cane ci fa soffrire così tanto?
E’ dimostrato che interagire con i cani ci fa sentire meglio e questo perché ci forniscono un rapporto con un feedback positivo del tutto acritico, anche solo guardarli ci strappa un sorriso. Il che spiega perché i proprietari di cani abbiano livelli di benessere e felicità spesso superiori alle persone che non hanno cani. Ma anche per i cani è la stessa cosa: la selezione e l’evoluzione hanno fatto sì che i cani si siano adattati benissimo a riconoscere la nostra mimica facciale, il nostro stato emotivo e che siano più felici di ricevere lodi che non cibo (beh, non tutti i cani).
Il nostro forte attaccamento ai cani è stato anche rivelato in un recente studio sul fenomeno del Misnaming: è quando chiamiamo qualcuno con il nome sbagliato, tipo i genitori che chiamano un figlio col nome dell’altro. Si è visto che spesso anche il nome del cane viene confuso per errore con quello degli altri membri della famiglia, il che vuol dire che il nome del cane nella nostra mente viene tirato fuori dal medesimo pool cognitivo che contiene i nomi dei membri della famiglia.
La psicologa Julie Axelrod ha sottolineato che la perdita di un cane è così dolorosa perché non stiamo solo perdendo un oggetto, bensì sperimentiamo una perdita multipla su più livelli nello stesso momento. Perdiamo il nostro compagno più fedele, una fonte di amore incondizionato, qualcuno che si offre comfort e sicurezza e qualcuno che tendiamo a proteggere come se fosse un bambino. Inoltre perdere un cane compromette seriamente la nostra routine quotidiana e il nostro stile di vita, cosa che conduce ad ulteriore stress.
Via | Psychology Today
Foto | davidlocke