Cosa fare quando una cricetina partorisce
Oggi vi parlo del parto del criceto Roborowski, anche se naturalmente con tempi di gestazione leggermente diversi, la pratica è simile nel criceto russo e in quello dorato. Cosa dobbiamo fare? Prima di tutto qualche informazione preventiva: solitamente si evince se la femminuccia è incinta dal suo comportamento. Come sempre dipende dal carattere della cricetina, […]
Oggi vi parlo del parto del criceto Roborowski, anche se naturalmente con tempi di gestazione leggermente diversi, la pratica è simile nel criceto russo e in quello dorato. Cosa dobbiamo fare?
Prima di tutto qualche informazione preventiva: solitamente si evince se la femminuccia è incinta dal suo comportamento. Come sempre dipende dal carattere della cricetina, ma nella maggior parte dei casi inizierà a mordere per non essere toccata, farà numerose scorte di cibo e si preparerà una casa con moltissimo cotone per tenere al caldo i cuccioli.
Negli ultimi giorni di gestazione, che dura tra i 18 e i 22 giorni, potrete sicuramente notare che la cricetina è ingrassata, e ciò è comprensibile: di solito partorisce dai 4 ai 12 nuovi criceti. Per quanto riguarda il padre, bisogna conoscerne il carattere. Avviene che la cricetina se la prenda con lui per nervosismo e arrivi ad ucciderlo, ma è anche possibile che continuino a convivere tranquilli e la aiuti a costruire la casa per i nascituri. Come detto, dovete conoscere il carattere dei vostri animaletti ed osservarli attentamente in questo periodo delicato.
Passiamo ora al momento del parto che avviene con estrema semplicità: solitamente di notte la femmina darà alla luce un buon numero di nuovi criceti e apparentemente non avrà alcuna conseguenza fisica. Nel mio caso, ad esempio, appena dopo il parto la cricetina correva già felice sulla ruota: si sarà sentita molto alleggerita!
Viene ora il momento più delicato: i cuccioli non vanno mai toccati. Purtroppo la casa dove stanno ogni giorno andrebbe pulita ma ahimè, non si può fare, o si corre il rischio che la femmina non riconosca più i suoi piccoli. I criceti hanno un olfatto molto spiccato e riconoscerebbero subito un cambio di odori. Preoccupatevi solo di fornire il massimo aiuto alla mamma dandole cibo, acqua, alimenti freschi.
L’apporto vitaminico è fondamentale in questi momenti, usate la buccia di mela, le carotine, il formaggio, il malto: fate attenzione però, mai freddi di frigorifero e mai bagnati. La mela ad esempio deve essere asciutta e a temperatura ambiente. I piccoli nascono ciechi e nudi, ci metteranno circa 2 settimane ad uscire dalla casetta: la seconda settimana infatti aprono gli occhi e iniziano a voler esplorare il mondo.
Vi avviso purtroppo che la natura, in alcuni casi, è crudele: infatti se qualche piccolo muore o si dimostra troppo debole la femmina non si farà scrupoli a mangiarlo. Di solito la percentuale di sopravvivenza dei piccoli è al 60%: supponiamo ne nascano 10, in genere ne sopravvivono 6.
Ora un esempio pratico: il recente parto della mia cricetina si è svolto in tutta tranquillità. Ho assistito addirittura alla nascita dei piccoli e il padre ha aiutato la madre a portarli dentro la casa. Sono nati 7 cricetini, hanno superato la seconda settimana di vita solo 4. Uno ha avuto la sfortuna di voler uscire troppo presto dalla casa e si è rotto una minuscola zampetta: purtroppo la madre non ha avuto pietà.
Attualmente vivono ancora tutti insieme: i piccoli hanno quasi 1 mese e sono vicini allo svezzamento. Sono per il momento una famiglia molto unita e dormono tutti insieme condividendo spazio e cibo. Può presentarsi il problema della lotta per la supremazia territoriale tra maschi in genere al secondo mese dei piccoli: sarebbe meglio dunque dividerli dai genitori. Condividete con noi anche le vostre esperienze: il mondo dei criceti è molto vasto!