Uomo uccide a calci la sua cagnolina: due anni dopo arriva la condanna
Due anni fa un uomo ha ucciso il suo cagnolino prendendolo a calci ripetutamente. Adesso è arrivata la condanna.
Chicca era una cucciolotta di soli sei mesi che, purtroppo, si è ritrovata a vivere con una persona spietata, un uomo – il compagno della sua padroncina – che ha deciso di prendere a calci la cucciolotta fino a toglierle la vita, e tutto solo perché la cagnolina aveva fatto la pipì in casa. Un gesto spropositato, crudele e vergognoso, che deve essere punito assolutamente.
Proprio nei giorni scorsi, a distanza di due anni da questa tragica vicenda, A. F. ha ricevuto la condanna in primo grado a un anno e nove mesi di reclusione, oltre alla condanna a provvedere al risarcimento per le spese legali e a pagare mille euro a ogni parte civile.
L’uomo era stato denunciato dall’OIPA e da altre associazioni animaliste, le quali sottolineano che, nonostante la pena sia lieve in confronto al crudele gesto commesso, e nonostante sia necessario attendere gli altri gradi di giudizio perché diventi definitiva, quella emessa rappresenta comunque un importante risultato per affermare che gli animali meritano rispetto.
A commentare tale episodio sono i membri dell’Oipa, che spiegano quanto sia fondamentale mantenere alta l’attenzione su casi come quello di Chicca, perché sentenze come quella recentemente emanata potranno rappresentare dei precedenti giuridici necessari per arrivare a un inasprimento delle pene per i reati contro gli animali.
Dopo la drammatica uccisione abbiamo chiesto al sindaco un’ordinanza che vietasse ad A.F. di detenere animali, richiesta rimasta ad oggi inascoltata. Alla luce di questa condanna provvederemo a inoltrarla nuovamente affinché anche il Comune dia un segnale forte.
via | Oipa.org
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