Commercio illegale d’avorio in Cina: confiscate 7,5 tonnellate di zanne d’elefante
Nelle scorse settimane le autorità doganali cinesi hanno sequestrato più di 7 tonnellate di zanne d’elefante di contrabbando.
Nelle scorse settimane le autorità doganali cinesi hanno sequestrato circa 7,5 tonnellate di zanne d’elefante di contrabbando. A portare avanti l’operazione sono state l’Amministrazione Generale delle Dogane (Gac) e le forze di polizia di diverse città (Hefei, Nanjing, Pechino, Fuzhou e Qingdao), che insieme sono riuscite a portare a segno la più grande confisca di avorio illegale effettuata negli ultimi anni.
Alla base di questo commercio vi era un’organizzazione criminale dedita proprio al mercato di zanne di elefante.
Purtroppo non si tratta di un caso isolato. Pochi giorni fa un altro carico di avorio illegale è stato infatti bloccato mentre i contrabbandieri cercavano di immetterlo nel mercato asiatico. Il carico – sequestrato in Sudafrica – consisteva in 167 corni di rinoceronte. Tali corni possono essere venduti anche a più di 50.000 euro al chilo in Asia, per un commercio che ha portato alla morte di moltissimi esemplari di rinoceronti solo negli ultimi anni.
Basti pensare che, solo in Sudafrica (dove si trova circa l’80% della popolazione mondiale di rinoceronti), nel 2018 un numero allarmante di 769 rinoceronti sono stati uccisi per alimentare il commercio illegale di avorio. A questi si aggiungono i tantissimi elefanti che ogni anno perdono la vita a causa di un commercio assurdo e crudele.
via | La Stampa
Foto da Pixabay