I cani possono prevedere le reazioni dei padroni
L’empatia è sicuramente uno dei segreti che ci tengono maggiormente collegati a quell’essere vivente che chiamiamo cane. Millenni di iterazione con l’uomo hanno creato dei collegamenti quasi impossibili da spiegare tanto da far sembrare che il nostro peloso riesca a leggerci nel pensiero. Quest teoria è confermata da uno studio della Hood College di Frederick […]
L’empatia è sicuramente uno dei segreti che ci tengono maggiormente collegati a quell’essere vivente che chiamiamo cane. Millenni di iterazione con l’uomo hanno creato dei collegamenti quasi impossibili da spiegare tanto da far sembrare che il nostro peloso riesca a leggerci nel pensiero. Quest teoria è confermata da uno studio della Hood College di Frederick nel Maryland (Usa) dove un team di veterinari ha fatto una specie di esperimento con quaranta cani, due ciotole e dei campanelli.
La prova era divisa in due fasi: nella prima fase il cane, guardato dal padrone, veniva messo davanti a due ciotole di cibo circondate da cicalini acustici, in una ciotola i cicalini erano sensibilmente meno rumorosi, e i cani andavano indistintamente ad una o all’altra ciotola. Nella seconda fase, il padrone-osservatore non guardava. I cani, a quel punto, andavano alla ciotola “silenziosa”. I veterinari sostengono che questo sia un modo per rubare il cibo e fare meno rumore prevedendo una reazione negativa dal padrone, proprio come un bambino che cerca di fare meno rumore possibile mentre ruba le caramelle.