Petauro dello zucchero: aspetto, anatomia e carattere
Conoscete il petauro dello zucchero? Parliamo un po' del suo aspetto, vediamo qualche cenno di anatomia e quale sia il suo carattere.
Fra gli animali esotici particolari, un posto di nicchia spetta al petauro dello zucchero. Poco conosciuto, è bene sapere qualcosa di più su questi animali prima di decidere di conviverci. Innanzitutto il petauro dello zucchero è un mammifero marsupiale. Si tratta dunque di animali in cui i feti si sviluppano nel corpo materno in assenza di una placenta. Dopo una breve gestazione, avviene la nascita, ma il neonato è molto simile a un feto, estremamente immaturo. La rimanente parte del suo sviluppo avviene tramite l’allattamento. In questo è similare ai canguri, per esempio.
Petauro dello zucchero: dove vive in natura?
In natura il petauro dello zucchero vive nelle foreste pluviali e nelle zone costiere della Nuova Guinea e dell’Australia. I petauri liberi formano gruppi di 7-12 esemplari. I gruppi sono misti, ma solitamente solo il maschio dominante si accoppia, mentre le femmine si riproducono tutte. Sono animali territoriali che mandano via qualsiasi petauro non faccia parte del loro gruppo.
Solitamente i petauri trascorrono le loro giornate in tane negli alberi, dormendo insieme. Di notte, poi, visto che sono animali notturni, escono fuori a cercare cibo. In autunno e inverno si nutrono soprattutto di linfa di eucalipto e acacia, mentre in primavera e estate prediligono gli insetti. Mangiano anche uova di uccelli, lucertole, uccellini, pollini, nettare e manna.
Petauro dello zucchero: cenni di anatomia
Come dicevamo, il petauro dello zucchero è un animale marsupiale. Qualche dato e misura del petauro:
- durate della vita: 12-15 anni in cattività, 5-7 anni in natura
- lunghezza degli adulti: 13-15 cm, con coda altrettanto lunga (negli adulti e nei giovani svezzati è pelosa, con pelo corto in soggetti ancora da svezzare)
- peso adulti: 140 grammi per i maschi, 115 grammi per le femmine
- temperatura corporea: 35 gradi
Il petauro è un animale di piccole dimensioni. La sua pelliccia è morbida, grigia, con una striscia nera che dalla testa arriva alla schiena e con l’addome più chiaro. Ha grandi orecchie prive di pelo che possono muoversi indipendentemente l’una dall’altra. Come molti animali notturni, ha occhi grandi e scuri.
Le zampe anteriori e posteriori hanno cinque dita con unghie (solo il quinto dito dell’arto posteriore non ha unghia, ma è opponibile). Sempre sull’arto posteriore si trova una cosa curiosa: il secondo e terzo dito sono in parte fusi e solamente le unghie e le parti più esterne delle dita sono libere. Ma la caratteristica peculiare del petauro dello zucchero è il patagio: si tratta di una plica di pelle che va dal polso alla caviglia e che permette al petauro di fare voli planati anche di 45 metri.
A differenza dei mammiferi, ma similmente a uccelli e rettili, non c’è nel petauro un ano vero e proprio: ha una cloaca, cioè un’apertura unica dove confluiscono l’apparato digerente, quello urinario e quello riproduttivo. Questo vuol dire che il pene del maschio (biforcato) esce dall’apertura cloacale.
Anteriormente alla cloaca nel maschio si trova lo scroto. Nei giovani non ha pelo, mentre negli adulti è totalmente ricoperto di pelliccia. Nella femmina in zoa ombelicale c’è un’apertura longitudinale: è il marsupio. La distinzione fra maschio adulto e femmina avviene perché il maschio ha una zona a forma di rombo priva di peli sulla cima della testa. Quest’area compare dopo i 7 mesi di età e corrisponde a una ghiandola odorosa che il maschio usa per marcare femmine e territorio. Altre ghiandole sono presenti nel maschio anche sul petto, mentre sia maschi che femmine hanno sacche anali odorose che usano per marcare. Queste sacche sono di notevoli dimensioni e talvolta capita che nelle femmine vengano scambiate per testicoli. Visto che il maschio ha molte più ghiandole rispetto alla femmina, il suo odore dolciastro sarà decisamente più intenso.
Petauro dello zucchero: carattere e comportamento
Il petauro dello zucchero è un animale sociale, che vive solitamente in piccoli gruppi. Si sposta saltellando da un ramo all’altro, ma quando la distanza è eccessiva plana usando il patagio. I petauri hanno bisgono di compagnia: se non avete molto tempo da trascorrere con lui, meglio prendere una coppia. L’importante è che siano due maschi, due femmine o che facciate sterilizzare il maschio, altrimenti rischiate di avere la casa invasa da petauri.
E’ più facile socializzare con i petauri giovani, a patto che siano stati correttamente svezzati. E’ fondamentale maneggiare i petauri fin da piccoli. Il petauro non dovrebbe essere tenuto sempre in gabbia, a meno che questa non sia una voliera molto grande. Di sera o di notte bisogna farlo uscire dalla gabbia in modo che possa fare movimento, ma seguendo determinate accortezze:
- bisogna stare sempre con lui per evitare che si caccia nei guai, si incastri da qualche parte o che venga accidentalmente pestato viste le sue ridotte dimensioni
- chiudete sempre le finestre
- assicuratevi che non ci siano cani, gatto o furetti in giro
- togliete di mezzo piante potenzialmente tossiche, oggetti appuntiti, ferri da stiro attivi e tenete i fuochi della cucina spenti
- mai portare un petauro all’aperto: se scappa non lo riprendete più
I petauri sono animali abbastanza silenziosi, anche se parlano fra di loro con un linguaggio fatto di cinguettii e latrati.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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