Gattari da legare: Peccati di gola
Anche i gatti, ogni tanto, si concedono un peccato di gola
A volte mi capita di scoprire un’insospettabile passione di uno dei miei gatti per qualche cibo particolare. Molti anni fa, ad esempio, nel mezzo di una complicata manovra d’impasto della pizza, mi cadde un pezzettino di lievito di birra. Una delle mie gatte d’allora ci si fiondò facendolo sparire in un attimo. Convinta che si fosse trattato di un errore, lasciai cadere un secondo pezzetto, e così scoprimmo la predilezione della gattona che, da quel momento, aspettò come noi la “serata della pizza”.
La sorella, invece, era spesso malata. Il veterinario prescrisse un nuovo antibiotico: sulla confezione c’era scritto “compresse appetibili” ma io, malfidata, sorrisi sarcastica. Non tollerando l’idea di farle inghiottire con la forza la pillola, mi lancia in un lungo e ridicolo discorso sulla necessità di curarsi e sul fatto che la mamma la amava anche se stava per bloccarla. Per farle capire che l’ora era giunta, le mostrai la pasticca rosa: il tempo di darle un’occhiata ed era già sparita nelle fauci della gatta, lasciandomi di stucco. Da allora, la malata sapeva che, due volte al giorno, avrebbe avuto la sua caramellina.
Mentre la mia gatta più anziana non può sentire odore di pane senza cominciare a miagolare, quella del lievito sceglieva, dai vassoi di paste ancora incartati, l’angolo delle zeppole di San Giuseppe, paradisiaco dolce delle mie zone. Annusava, individuava, strappava la carta quel tanto che le concedeva accesso alla zeppola e ingurgitava. Lo spettacolo più strano, però, mi si presentò sulla costiera amalfitana, iperpopolata di gattoni in ottima salute e curati dagli abitanti come elemento del paesaggio: ogni pomeriggio alla stessa ora, un gatto per metà tigrato e per metà bianco si presentava in gelateria. La padrona della gelateria affondava un cucchiaino nel gelato, si inginocchiava e aspettava che il gatto avesse finito di leccarlo. E, a chi la guardava perplesso, diceva candida “Non gli piacciono mica tutti i gusti!”.
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