Elementi da avere in casa per prestare primo soccorso ad un criceto
Elementi da avere in casa per prestare primo soccorso ad un criceto
Faccio immediatamente la premessa che nessunissima “cura” suggerita qui può sostituirsi alla visita di un veterinario specializzato in animali esotici. Questi sono solo consigli generici su come “prestare un primo soccorso” in caso di disturbi evidenti del vostro criceto. Non ci sono nomi di medicinali nè alcuna prescrizione: ricordate che queste cose le può fare esclusivamente un veterinario vedendo il vostro criceto di persona.
Uno dei disturbi spesso riscontrati sono le infezioncine agli occhi. Queste sono frequente sintomo di ben altri disturbi, ma può banalmente dipendere da una lettiera troppo polverosa. Se usate dei trucioli di legno è facilissimo che questi vadano ad irritare gli occhi del vostro cricetino.
Sostituite la lettiera con della carta igienica bianca inodore per qualche giorno, facendo degli impacchi con il filtro della camomilla tiepido(non caldo mi raccomando!) Bene anche un collirio omeopatico a base di camomilla. Naturalmente il fondo gabbia deve essere sostituito con un tipo di lettiera meno polverosa, quale tutolo di mais o lettiere in lino o fibra vegetale. Non usate colliri ad uso umano: quasi tutti inadatti per l’uso su roditori.
In caso di morsi, se tenete dei cricetini insieme, in primis ovviamente vanno separati e, secondo, bisogna impedire che le ferite si infettino. Non lavate MAI il vostro criceto, ma passate sulla ferita una garza (non il cotone idrofilo che lascia dei “peletti” che si appiccicheranno alla ferita) del disinfettante. Attenzione, non tutti i disinfettanti sono adeguati. Potete usare, ad esempio, l’amuchina o il betadine che vanno diluiti con acqua tiepida. Ottimi degli impacchi alla malva: omeopatici ed antinfiammatori.
Ho usato spesso anche l’argento colloidale ionico, che è un antibatterico naturale: ottimo anche per mantenere pulita la ghiandolina che hanno i maschi di criceto sul pancino per segnare il territorio.
Pubblicherò in seguito, in caso di bisogno, quale può essere la corretta alimentazione “forzata” per un criceto in convalescenza o sotto antibiotici prescritti.