I politici usano gli animali domestici come arma di distrazione di massa
I politici si fanno immortalare con i pets per raccogliere consensi facili quando la loro credibilità è in calo.
Diciamolo pure: non è raro che noi amanti degli animali cambiamo opinione su una persona, prima reputata antipatica o inaffidabile, quando la vediamo insieme al suo cane piuttosto che al suo gatto, prendersene amorevolmente cura o intenti a coccolarsi. E i politici (o meglio chi cura la loro immagine) ne sono pienamente consapevoli, tanto che il peloso salta fuori nelle foto proprio al momento giusto, immortalato in braccio o ai piedi del leader durante un’intervista, quando la popolarità del politico è scesa ai minimi storici e gli elettori hanno bisogno di una figura rassicurante.
E cosa c’è di meglio che comparire in pubblico con il proprio cane? Chi oserà mai giudicare un politico mentre il suo cucciolo gli lecca la mano e lo guarda con occhi fiduciosi e ricolmi di rispetto, lealtà ed amore? Secondo un recente studio, condotto da un’équipe di ricercatori della George Washington University, gli animali domestici spesso vengono impiegati come arma di distrazione di massa.
In The Politics of Pets in the White House, questo il titolo della ricerca pubblicata su Political Science and Politics, gli autori fanno due esempi: Bill Clinton, ripreso mentre portava fuori il suo cane Buddy, all’indomani del sexy-gate con Monica Lewinsky. Un quadretto familiare idilliaco: Bill Clinton con la moglie, la figlia ed il cane, una famiglia unita, impegnata nelle abitudini di tutti i giorni, come se lo scandalo non li avesse minimamente scalfiti.
E ancora: Bo, il cao de agua portoghese della famiglia Obama. Finora nessun cane, tra gli ospiti a quattro zampe della Casa Bianca, aveva ricevuto così tante attenzioni da parte dei media.
Gli animali domestici fanno la loro comparsa quando si tratta di raccogliere la fiducia dei cittadini (ad esempio approvare nuove missioni di guerra, azzardare azioni rischiose sui mercati), mentre quando le borse crollano ed il tasso di disoccupazione sale ai pets dei leader viene imposto un profilo pubblico più basso, perché vedere il Presidente degli Usa che si rotola sereno nel parco con il cane mentre tutti nel Paese soffrono trasmetterebbe un messaggio pericoloso agli elettori: il Presidente gioca con il cane e non si dedica a tempo pieno ai problemi della nazione.
Via | Global Animal; CNN Politics
Foto | Bo the First Dog su Facebook