Ti amo in tutte le lingue dei gatti
La coda in faccia è un apostrofo rosa tra le parole t'amo e gatto.
Gatti meno affettuosi ed espansivi dei cani? Macchè! I gatti sono degli eterni incompresi. Anche perché a volte, ammettiamolo, hanno dei modi davvero insoliti per dimostrarci il loro amore… mooolto più sottili rispetto al cane. C’è tutta una dietrologia: il cane è contento del tuo ritorno a casa e ti fa le feste, il gatto fa l’offeso o l’indifferente ma è proprio perché gli sei mancato troppo. Insomma, bisogna capirli.
E per capirci qualcosa in più, oltre a consultare il dizionario del felinese di Petsblog, diamo anche un’occhiata a cinque tra i modi più strani che i gatti utilizzano per dimostrarci il loro amore, esternazioni di affetto che spesso noi mistifichiamo, trovandone alcune addirittura fastidiose oltre ogni limite e disgustose, continuando a leggere capirete perché. La selezione è di Catster. Curiosi?
Il gatto ci lecca proprio come fa quando deve pulirsi o pulire l’altro gatto di casa, suo intimo amico. Non è un messaggio per dirci che emaniamo un lezzo insopportabile, è una dimostrazione di affetto per ricambiare le nostre coccole. Per non urtare la sua sensibilità ma al tempo stesso liberarci dall’effetto lingua di gatto/carta vetrata sulla pelle, spesso in versione no-stop quando ha di questi attacchi di affetto, distogliamo la sua attenzione con discrezione, coccolandolo o distraendolo con dei giochi.
Il gatto sembra impegnato a lavorare l’impasto della pasta fresca, peccato che si tratti della nostra pelle, artigliata e ammassata spasmodicamente. Questa abitudine risale alla prima infanzia del gatto, quando con le zampette premeva sulle mammelle di mamma gatta per succhiare il latte. Il gatto è rilassato e si sente al sicuro in nostra compagnia, al punto da regredire ad uno stadio infantile. Se non è amore questo! Per non rischiare di farci male, frapponiamo una copertina tra noi ed il micio e lasciamolo fare!
Il gatto ci porta dei regalini… macabri. Mai fare facce schifate davanti alla testa di un topo o ad una povera lucertolina ridotta in brandelli, la nostra gattara insegna. Se ritrovate le prede del gatto adagiate con nonchalance sullo zerbino, ringraziate il micio: vi sta mostrando le sue prodezze di cacciatore e sta condividendo il suo bottino con le persone che ama e di cui si sente responsabile.
Il gatto miagola. Ma come, direte: tutti i gatti miagolano. Sì, ma fateci caso: tra loro i gatti non comunicano spesso miagolando. L’ipervocalizzazione è riservata, ahinoi, ai bipedi per catturare la nostra attenzione, intenerirci e sopperire alla nostra spiccata ignoranza del linguaggio del corpo felino. I gatti sanno che al linguaggio vocale siamo invece oltremodo sensibili.
Il gatto ci mostra il didietro. Sì, lo so, è abbastanza fastidioso, soprattutto se si è appena fatto un giretto nella lettiera e non ha ancora provveduto a cancellarne le tracce, ma è un po’ come quando noi abbracciamo un amico. Il gatto si espone, non ha paura di darci le spalle e di mostrarsi vulnerabile perché si fida ciecamente di noi. Inoltre, dal momento che il gatto comunica attraverso gli odori corporei, è un po’ come se stesse cercando di raccontarci la sua giornata: dove è andato, cosa ha fatto, con chi. Anche in questo caso, per non sembrare insensibili, allontaniamolo con garbo e riguadagnamo un panorama… decente!
Foto | Flickr; jrduncans; proxyindian; steve p 2008; tunaboat; Chris Breeze