Il mio ultimo amico di Edmondo De Amicis, ottima strenna per Natale

Ci sono dei libri che sono speciali perché riescono a far breccia nei nostri cuori con le parole giusto. Il mio ultimo amico è uno di questi. Facile, si dirà, visto che l’autore è Edmondo De Amicis (1846-1908), celeberrimo autore del libro Cuore. Nel 1900 De Amicis scrisse questo libretto, un dialogo con il suo cane meticcio di nome Dick. Poi il tempo l’ha fatto cadere e nell’oblio e solo recentemente è stato ripubblicato, grazie alla casa editrice Il formichiere.

In queste pagine, Edmondo De Amicis parte da una constatazione: aveva sempre sentito i suoi amici magnificare la bellezza di vivere con un cane, ma non ne aveva mai sperimentato la veridicità. Per questo riteneva che i suoi amici fossero un po’ esagerati. Invece all’improvviso nella sua vita arriva questo batuffolo peloso che gli fa comprendere quanto effettivamente sia vero quello che si dice. Del resto, noi che abbiamo la fortuna di vivere con uno o più cani, sappiamo bene quanto ogni cane sia un individuo e abbia il proprio modo di esprimersi e di comunicare. La cosa buffa è che lui, il cane, capisce noi e noi, gli umani, spesso non capiamo lui.

La riflessione di Edmondo De Amicis procede dalla constatazione della realtà e si sofferma a riflettere sul fatto che ora non saprebbe più vedere la sua vita senza il suo amico a quattro zampe. Le considerazioni su quello che riserverà loro il futuro fanno venire il magone: pensieri che tutti noi abbiamo qualche volta concepito e che De Amicis traduce in parole con la maestria che gli è universalmente riconosciuta.

L’edizione pubblicata da Il Formichiere ha una elegante copertina in cartone con un disegno del maestro Elvio Marchionni. L’edizione è in fac simile ed ha la prefazione di Danilo Mainardi.

Un libro che è un’ottima strenna per Natale ed è, in ogni caso, una lettura splendida.

Edmondo De Amicis
Il mio ultimo amico
prefazione di Danilo Mainardi
Il formichiere, 2010
pp. 80, euro 10