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L’Ucraina non è un paese per cani

In Ucraina continua la strage di cani randagi

L’Ucraina non è un paese per cani

Siete tutti a conoscenza della terribile mattanza di cani randagi avvenuta in Ucraina nei mesi antecedenti ai Campionati Europei di calcio del 2012. Un vero e proprio olocausto di cani pur di “ripulire” l’immagine delle cittadine di Kiev e dintorni agli occhi delle migliaia di persone che sarebbero andate a riempire i vari stadi. Gli Europei sono finiti ma, purtroppo, non si può dire la stessa cosa delle barbarie del governo ucraino.

Sembra che le autorità provino una sorta di macabra soddisfazione a uccidere i cani randagi visto che è recente la notizia di dieci cani avvelenati o fucilati per “far posto” ad un parco giochi. Dieci, non uno di più. Sicuramente non un numero tale da creare un allarme e un numero sufficientemente basso da gestire per pensare a darli in adozione ma, purtroppo, sembra che oramai la strada tracciata sia quella dello sterminio anche “grazie” a dei veri e propri cacciatori di cani.

L’OIPA, tramite il suo portavoce in Ucraina Andrea Cisternino, vuole tenere alta l’attenzione verso questa strage che sembra essersi fermata dopo il clamore mediatico degli Europei ma che, in realtà, sta proseguendo in maniera sistematica. Non dimentichiamoci dei cani in Ucraina!

Via|Attualissimo
Foto|Flickr

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