Il cucciolo di corgi e l’erba
Un cuccioletto di razza Corgi scopre l'erba per la prima volta... e impazzisce di gioia! Guarda lo splendido video su Petsblog.
Il corgi protagonista di questo video si chiama Bandit e, all’epoca in cui è stato ripreso aveva appena dieci settimane. Era la prima volta che Bandit si avvicinava a quella cosa strana che gli umani chiamano erba e, a giudicare dalla sua reazione, è stata una scoperta veramente incredibile per lui. Del resto l’erba, oltre ad essere tenerella, fresca, magari un po’ ruvida da un lato e liscia dall’altro, è una fonte di odori non indifferente: altri cani l’annusano, qualcuno ci fa la pipì, qualche altro la popò (che il solerte amico umano provvedere a raccogliere, vero?). E poi ci passano altri animali non umani, magari c’è nascosto qualche pezzo di pappa umana.. yum!
Poi, lo sappiamo, diversi cani amano brucare l’erba: la mia bassotta ne va bassa, tanto che secondo me in una vita precedente era una pecora o una capretta. A proposito, perché i cani mangiano l’erba quando sembra che li faccia vomitare?
Ci sono varie teorie in proposito. Secondo una scuola di pensiero mangiare e vomitare l’erba comporta dei benefici evolutivi. Se, infatti, un canide selvaggio mangiava qualcosa che non avrebbe dovuto, probabilmente gli veniva la nausea che lo spingeva a mangiare più erba del solito perché da un lato si legava con la sostanza nociva ingerita, dall’altro irritava lo stomaco e li faceva vomitare, espellendo, così, il malloppo cattivo. Secondo tale teoria, quindi, tutti i cani hanno la tendenza a mangiare quando hanno la nausea, anche quando il motivo della nausea non è alimentare.
Un’altra teoria afferma che i cani mangiano l’erba semplicemente perché è buona e soddisfa un bisogno nutrizionale di fibre e clorofilla, elementi che aiutano la digestione. Si spiegherebbe perché i cani ne mangiano frequentemente piccole quantità e non vomitano.
Il fatto è che, allo stato attuale degli studi, non si sa con certezza perché i cani mangino l’erba. Se la mangiano con moderazione (e se non si trovano in un campo con i pesticidi!) non c’è motivo per impedirglielo, dicono gli studiosi.