Quali sono i cani più adatti per i bambini disabili?
Gli studi sono concordi nell’affermare che i cani offrono un legame affettivo con stabilità e dedizione indiscutibili.
I cani sono considerati gli animali più adatti alle terapie assistite, vista la loro alta natura sociale e la loro capacità di recepire e di trasmettere segnali di comunicazione efficaci. Nella relazione con l’uomo tutto ciò si traduce in un’estrema disponibilità al rapporto e allo scambio affettivo, attraverso una forma di comunicazione non verbale.
Tutti cani hanno la capacità di influire positivamente sul benessere psico-fisico dei bambini disabili, ma alcuni animali sono sicuramente più adatti di altri a ricoprire questo ruolo.
La scelta di “quel cane” per “quel paziente” può essere effettuata solo da un team che preveda al suo interno esperti istruttori cinofili (che preparano il cane e si curano del suo benessere psico-fisico), psicoterapeuti e medici. E’ per questo motivo che esistono strutture e figure professionali che selezionano e addestrano i cani che potranno aiutare i bambini disabili.
Gli esempi sono moltissimi; esistono specifiche forme di addestramento che preparano il cane ad accompagnare il bambino affetto da autismo, quello audioleso o quello non vedente. E’ indubbio che il cane possa diventare un valido aiuto per il bambino disabile, sia da punto di vista fisico sia da quello emotivo-relazionale.
Un cane può cambiare la vita del bambino, consentendogli di acquisire competenze motorie e di relazione: può aiutarlo fisicamente nella routine quotidiana permettendogli di muoversi in modo indipendente (ad esempio assistendolo nell’equilibrio e aiutandolo nei movimenti), può incoraggiarlo nelle relazioni con altri individui, può aiutarlo nello sviluppo della capacità comunicativa e nella costituzione di attività sociali con altri bambini, ecc.
Foto | The Jewish Agency for Israel via photopin