Tracheite nel gatto: i sintomi, la cura e i rimedi naturali
Tracheite nel gatto: quali sono le cause, i sintomi, la diagnosi e la terapia? Esistono dei rimedi naturali? Come ci accorgiamo se il gatto ha la tracheite? Scopriamolo insieme.
Prima di tutto andiamo a vedere cosa si intende per tracheite. Con il termine tracheite si intende un’infiammazione della trachea che può riconoscere cause virali, batteriche, fungine, ma anche meccaniche, come per esempio l’inalazione di sostanze irritanti per le vie aeree e via dicendo. Normalmente nei gatti la tracheite pura e semplice è spesso complicata da forme di tracheobronchite, di rinotracheite, di laringotracheite e via dicendo.
Cause
Perché ai nostri gatti viene la tracheite? Le cause come accennavamo sopra possono essere diverse:
- virali: rinotracheite da Herpesvirus
- batteriche
- fungine
- sostanze irritanti
Come dicevamo, è difficile in un gatto trovare una forma di tracheite pura e semplice, primaria. Questo perché di solito o è associata a precise forme virali, come la rinotracheite da Herpesvirus che colpisce naso, occhi e trachea sia perché il gatto inizialmente maschera molto bene i sintomi e quando ci accorgiamo che c’è qualcosa che non va, ormai la nostra tracheite primaria si è complicata con estensione dell’infiammazione anche ai bronchi, ai polmoni, alla laringe o alla faringe. Oppure la tracheite può essere secondaria a sua volta a un’infiammazione trascurata a partenza da naso, faringe o laringe.
Forme tracheali nel gatto se ne vedono spesso in inverno, dove abbiamo vere e proprie epidemie di Herpesvirus e Calicivirus o anche nei cambi di stagione, soprattutto quando le temperature sono instabili. E non pensiate che una forma di tracheite non possa anche colpire il gatto che sta sempre in casa: avete presente d’inverno quando dormono appiccicati al termosifone e poi si alzano e si spostano? Ebbene, già a distanza di un metro dal termosifone la temperatura è notevolmente cambiata e questi bruschi sbalzi termici possono favorire l’insorgenza di infiammazioni o la riacutizzazione di forme virali latenti.
Sintomi
I sintomi di tracheite nel gatto sono:
- tosse (da fare diagnosi differenziale soprattutto con l’asma del gatto)
- dispnea di grado variabile
- difficoltà a deglutire (soprattutto se c’è coinvolgimente del faringe e del laringe)
- difficoltà a miagolare (se c’è coinvolgimento del laringe)
- aumento di volume dei linfonodi sottomandibolari
- febbre
- murmure polmonare rinforzato con catarro nei bronchi (se siamo di fronte a una tracheobronchite)
- inappetenza
- sibili tracheali
- arrossamento della gola
Quando si ha un gatto che tossicchia, che respira male o di cui si sentono sibili e rumori strani durante la respirazione, bisogna sempre pensare che ci possa essere una forma di tracheite di mezzo. Nel gatto è importante distinguere poi fra tracheite pura e semplice acuta, asma felina e forme di tracheobronchite cronica o allergica.
Ovviamente non è detto che tutti questi sintomi siano presenti insieme: a volte ci sono gatti con tracheiti che hanno una tosse minima, altri che si presentano solo con la gola arrossata e i linfonodi gonfi, altri che iniziano essendo afoni, altri che apparentemente stanno bene, ma che poi all’auscultazione hanno catarro nei bronchi o un rinforzo tracheale.
Terapia
Per diagnostica una tracheite, il veterinario farà una visita clinica completa e insieme all’anamnesi da voi fornita, emetterà diagnosi. In casi particolarmente severi o non responsivi ai comuni trattamenti, potrebbe esservi proposta una radiografia di controllo.
Una volta appurato che il gatto soffre di tracheite, ecco che il veterinario probabilmente vi prescriverà una terapia a base di antibiotici e di antinfiammatori. Se vi state chiedendo il perché dell’uso dell’antibiotico, anche in caso di sospetta forma virale, la risposta è che di solito quando il gatto manifesta sintomi e quando il proprietario si accorge dei suddetti sintomi, ecco che ci sono già in atto delle complicanze batteriche, molto frequenti nei nostri animali.
In casi più severi, si potrebbero associare anche o mucolitici o terapie a base di aerosol, però non tutti i gatti sono così collaborativi e disposti a sopportare il rumore dell’apparecchio. Associabili esistono anche dei rimedi omeopatici, ma dovranno esservi prescritti da un veterinario che si occupi di omeopatia.
Vietato come sempre il fai-da-te: ci sono proprietari di gatti convinti che i loro mici siano dei piccoli umani in miniatura, quindi quando si accorgono della tracheite cominciano a somministrare a casaccio gli antinfiammatori che usiamo noi umani, non sapendo che la quasi totalità sono tossici per i gatti anche dopo una singola somministrazione.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
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