In Thailandia oltre 800 cani sono stati salvati dalla macellazione a scopo alimentare
Oltre 800 cani sequestrati nei pressi del fiume Mekong. Si pensa dovessero essere destinati alla ristorazione in Vietnam
Quello dei cani rubati in Thailandia è un problema noto da tempo alle associazioni animaliste del Paese. Una recente inchiesta del quotidiano australiano The Global Mail ha messo in luce i tristi dati del commercio illegale: ogni anno sarebbero almeno ventimila i cani provenienti dalla Thailandia e destinati alla ristorazione vietnamita.
I cani vengono catturati dalla strada, rubati o barattati con oggetti di poco valore nel territorio tailandese e poi vengono trasportati, attraverso il Laos, fino ai macelli e ai ristoranti vietnamiti, probabilmente grazie al sistema di corruzione esistente alla frontiera con il Laos.
Anche in Vietnam, come in Cina, il cane viene ucciso lentamente. Come è già stato evidenziato in altre investigazioni, l’adrenalina che il povero animale libera nel corpo, servirebbe a rendere la carne più saporita.
I recenti controlli dell’unità fluviale della polizia tailandese hanno permesso il sequestro degli ultimi 800 cani, che ora sono detenuti in un centro di quarantena.
Gli appelli lanciati dagli animalisti tailandesi hanno coinvolto gli aiuti veterinari dall’estero, soprattutto da Stati Uniti, Inghilterra e Filippine. La Fondazione Brigitte Bardot ha donato 30.000 euro per i cani sequestrati.
Brigitte Bardot si batte da anni per i diritti degli animali; la nascita della sua Associazione risale al 1986, quando l’attrice aveva deciso di vendere i suoi gioielli e altri oggetti personali all’asta, ricavando i soldi che hanno dato vita alla Fondazione.