Animali e letteratura: binomio vincente?
Spesso i nostri amici animali sono protagonisti di storie e avventure romanzate: è un binomio che vi affascina?
Luogo comune vuole che sia più facile immaginare un gatto immerso in letture impegnate che un cagnolone. Il gatto, chissà perché, coltiva un’aria da secchione, mentre il cane è quello che ottiene la borsa di studio grazie al suo ruolo fondamentale nella squadra di rugby. Lasciamo da parte i luoghi comuni e passiamo ad argomenti più seri.
Chi ha dei bambini sa benissimo che gli animali sono i protagonisti indiscussi di favole e cartoni animati. Spesso è proprio grazie alle storie con gli animali che i piccoli riescono a comprendere o ad accettare messaggi che altrimenti non digerirebbero.
Lo stesso accade a noi adulti. Se Orwell avesse detto esattamente come la pensava invece di scrivere La fattoria degli animali, non so quanti sarebbero stati a sentirlo. Il suo romanzo, invece, è passato indenne attraverso gli anni e ancora oggi si fa portavoce di messaggi scomodi.
Sinceramente non sono un grande fan delle storie che hanno gli animali come protagonisti, ma ci sono delle eccezioni: i romanzi di Herriot, il veterinario scrittore, e La mia famiglia e altri animali di Durrell li ho davvero amati. Molto bello Flush di Virginia Woolf e anche Il bassotto e la Regina di Melania G. Mazzucco pubblicata da Einaudi. Certo, come fare a non amare Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare? Sempre di Sepúlveda è Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, anche se l’ho trovato meno bello dell’altro.
E voi cosa ne pensate del binomio animali-letteratura? Vi affascina? Vi annoia? Volete suggerirci un titolo che vi ha appassionati?
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