Il Google Doodle per Erwin Schrödinger e il suo gatto
Il paradosso del gatto di Erwin Schrödinger è al centro del doodle di Google dedicato al Premio Nobel per la Fisica 1933.
Google dedica oggi il suo Doodle a Erwin Schrödinger, premio Nobel per la fisica nel 1933. Il fisico e matematico austriaco nacque, infatti, a Vienna il 12 agosto 1887, cioè centoventisei anni fa.
Nel doodle le due lettere “o” della parola Google sono formate da due gatti che escono da una scatola: uno grigio striato, con splendidi occhi verdi, vivo e vegeto; dall’altro lato vediamo un gatto bianco che è l’anima del gatto che sale in cielo. Il doodle si riferisce all’esperimento mentale (e ripetiamo mentale, perché è solo teoria e nessun gatto morì in quella dimostrazione) passato alla storia come il “paradosso del gatto”.
In parole povere – e mi perdonino gli esperti del settore se uso termini inappropriati – Schrödinger immagina che in una scatola ben chiusa ci siano un atomo radioattivo, una lattina contenente materiale radioattivo e un gatto. Nel momento in cui l’atomo decadrà, la lattina si aprirà e il gatto andrà al Ponte dell’Arcobaleno. Ma ci sarà un momento in cui la lattina sarà aperta e non aperta e il gatto vivo e morto allo stesso tempo, cosa impossibile non trovate?
Quest’esperimento servì a Schrödinger per spiegare alcuni concetti della fisica quantistica e non è un qualcosa di così semplice come ho tentato di spiegare io.
Come notano i colleghi di Downloadblog, indipendentemente dalla domanda che uno si potrebbe fare e cioè “Il gatto è vivo o è morto”, una cosa è certa: quando apriremo la scatola, il gatto sarà davvero arrabbiato e ci farà a pezzi con le sue unghie!
Ecco, comunque, un video (in inglese, sottolineato in italiano) che spiega (meglio di me!) il paradosso del gatto di Schrödinger.