Anna Magnani gattara e il “giro dei sette gatti”
La grande attrice, di cui ricorre quest’anno il quarantesimo anniversario della morte, era una gattara di prim’ordine.
Sono quarant’anni che Anna Magnani, mostro sacro del cinema italiano, è morta. Per l’occasione si tengono varie celebrazioni, pubblicazioni e ricordi. Tra questi c’è Anna Magnani a Hollywood, documentario prodotto da Diva Universal e presentato alla settantesima Mostra del Cinema di Venezia: uno speciale dedicato alla prima attrice italiana a vincere l’Oscar come Migliore attrice protagonista, l’icona Anna Magnani.
In questo documentario ci sono varie testimonianze, tra cui quella di suo figlio Luca che narra di come sua madre fosse una grande gattara e anche canara. In riferimento ai gatti, Luca Magnani dice di sua mamma che faceva il giro dei sette gatti, riprendendo l’espressione di fare il giro delle sette chiese, cioè andare in giro da un posto all’altro. In riferimento alle chiese è per andare a pregare, secondo una tradizione che risale a san Filippo Neri nel 1540; in riferimento ai gatti è dovuto al fatto che Anna Magnani e le sue amiche andavano in giro per le colonie della Capitale a prendersi cura dei gatti, soprattutto nella colonia felina più grande di Roma, quella dell’Area Sacra di Torre Argentina. Era solita uscire di sera, la Magnani, e andare a sfamare quanti più gatti potesse.
Franco Zeffirelli ha raccontato che una volta Anna Magnani, con un foulard che le copriva la testa, se ne andava in giro per Roma con un cesto pieno di cibo per gatti. Un signore – che evidentemente non amava i gatti – la apostrofò in maniera molto maleducata. Lei si fermò, si tolse il foulard e lo fulminò con gli occhi: il tipo rimase impietrito nello scoprire che la gattara in questione era proprio la grande Anna Magnani.
La grande attrice ebbe a dire una volta:
Io e la gente ci capiamo pochino, alle feste preferisco la solitudine, per riempirmi la serata bastano due gatti che giocano sul tappeto.