Vaccini cane: quali fare, richiami e quali sono obbligatori?
Parlando di vaccinazione nel cane, quali sono i vaccini da fare? E ogni quanto fare i richiami? Quanto costa un vaccino?
Prima di tutto: i vaccini cane non sono obbligatori. In Italia non c’è nessun vaccino obbligatorio da fare nel cane, tranne nel caso dobbiate portare all’estero il cane e venga richiesta la vaccinazione antirabbica. Le vaccinazioni sono facoltative, ma caldamente consigliate. Molte delle malattie per cui si vaccina il cane sono mortali se contratte dal cane e non hanno cura, per cui proteggere il cane tramite i vaccini è una scelta consigliata. Inoltre c’è anche il discorso dell’immunità di gregge: più soggetti si vaccinano, più la popolazione è coperta e più si aiuta a proteggere quei pochi soggetti che, a causa di altre malattie, non possono essere vaccinati.
Vaccini cane: quali fare?
Sono diversi i vaccini del cane che si possono fare, ci sono quelli di base (vaccini core) e quelli consigliati solamente in determinate situazioni epidemiologiche (vaccini non-core). I vaccini classici sono tetravalenti o eptavalenti, anche se è possibile spezzare i vaccini in più sedute (il che vuol dire andare più spesso dal veterinario). Queste sono le malattie base per cui si vaccina solitamente il cane:
- Cimurro
- Parvovirosi (gastroenterite virale)
- Tosse dei canili (Adenovirus)
- Epatite virale (Adenovirus Cav-1)
- Leptospirosi (L2 o L4)
Ci sono poi vaccini da fare se la situazione epidemiologica lo richiede o vaccini particolari da fare solamente in determinate circostanze:
- Rabbia
- Piroplasmosi
- Herpesvirus canino
- Parainfluenza
- Bordetella
- Malattia di Lyme
- Coronavirus canino
- Leishmaniosi
Come abbiamo detto prima, nessuno di questi vaccini è obbligatorio (tranne l’antirabbica per portare all’estero il cane), ma è caldamente consigliato farli.
Vaccini cane: richiami e ogni quanto farli
I richiami dei vaccini del cane variano a seconda che parliamo di vaccini cuccioli, vaccini adulti, tipi di vaccini e protocolli vaccinali. Partiamo dal vaccino cucciolo. Solitamente si parte a due mesi di vita (prima si possono fare solamente determinati vaccini con meno valenze, se la situazione epidemiologica lo richiede): non ha senso fare eptavalenti prima di questa data in quanto si interferisce con l’immunità materna. Solitamente il protocollo richiede richiami mensili fino ad arrivare ai 4 mesi di vita, proprio per superare la fase dell’immunità materna.
Questo, però, dipende anche dal protocollo vaccinale scelto dal vostro veterinario e dal tipo di vaccino. Ce ne sono alcuni che richiedono meno richiami, altri protocolli che spezzettano l’eptavalente in 2 somministrazioni, con relativi richiami, aumentando così il numero di volte in cui andrete dal veterinario.
Per quanto riguarda il vaccino da adulto, la situazione si complica. Fino ad ora si parlava di richiami annuali. Tuttavia si è visto che per alcune malattie la protezione potrebbe essere più duratura, per cui per alcune valenze si potrebbero fare richiami triennali (non per la Leptospirosi, per quella è richiesto il richiamo annuale). Il problema è capire se ogni singolo cane riesce a mantenere questa immunità triennale e non richieda, invece, richiami anticipati per magari un calo dell’immunità. Questo vorrebbe dire, sempre da linee guida, effettuare annualmente una serie di esami sierologici volti a stabilire di anno in anno se il cane abbia bisogno o meno di quel richiamo. Per motivi di costi, visto che non tutti i proprietari sono disposti a sostenere un protocollo simile, per evitare cali nell’immunità non evidenziati per tempo, ecco che molti veterinari continuano a fare vaccinazioni annuali.
Comunque sia, delle linee guida Wsava per i vaccini parleremo in un articolo futuro.
Chi può vaccinare un cane?
La vaccinazione è un atto medico e come tale può essere fatta solo ed esclusivamente da un veterinario. Chiunque faccia una vaccinazione ad un animale, senza essere veterinario, ricade nel reato di abuso di professione.
Oltre al fatto che, almeno in teoria, non dovrebbe essere possibile per chi non è veterinario avere un vaccino. I veterinari, per richiedere in farmacia o ai grossisti i vaccini, devono compilare delle ricette in triplice copia. Un vaccino non può essere ceduto tramite ricetta bianca semplice, per cui in teoria non dovrebbe essere possibile avere direttamente vaccini in farmacia.
Costo vaccini cane
Parlando del costo dei vaccini del cane, il discorso si complica. Tutto dipende dal tipo di vaccino usato e dalle tariffe locali. Non esiste un tariffario nazionale veterinario unico: ogni veterinario, ogni struttura fa le sue tariffe.
Inoltre un vaccino Puppy con solo la Parvovirosi non potrà certo costare come un eptavalente, una L2 costa di meno che una L4, il vaccino tetravalente costa di meno del vaccino per la Leishmaniosi o per la Piroplasmosi.
Considerate poi sempre anche il numero di richiami: un eptavalente richiamato due volte a distanza di un mese a 40-50 euro l’uno (40×2=80; 50×2=100), costa tanto quanto un vaccino spezzettato in due richiamati entrambi a distanza di un mese a 20-25 l’uno (20×4=80; 25×4=100).
Ultima considerazione: il costo del vaccino comprende non solamente il mero costo del flaconcino e della siringa, ma è comprensivo di visita + vaccino. Tutti sanno fare un’iniezione, ma non tutti sanno capire se quel cane, in quel momento, può essere vaccinato, se abbia qualche malattia in corso controindicata in caso di vaccino e che tipo di protocollo utilizzare.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | Pixabay