Petsblog Animali domestici Iperparatiroidismo primario nel cane e nel gatto: cause, sintomi e terapia

Iperparatiroidismo primario nel cane e nel gatto: cause, sintomi e terapia

Oggi andremo a parlare di iperparatiroidismo primario nel cane e nel gatto: patologia assai rara, scopriamone cause, sintomi, diagnosi e terapia.

Iperparatiroidismo primario nel cane e nel gatto: cause, sintomi e terapia

L’iperaparatiroidismo viene definito come una disendocrinia che provoca un’eccessiva produzione di paratormone o PTH a partire dalle cellule paratiroidee. Si distinguono in realtà due forme di iperparatiroidismo: il primario, quello di cui parleremo oggi, è causato da un adenoma o da un carcinoma delle cellule iperparatiroidee ed è associato a ipercalcemia. Dell’iperparatiroidismo secondario parleremo in un post successivo, per ora vi basti sapere che in questo caso l’eccessiva secrezione ormonale è causata da una risposta dell’organismo a uno squilibrio fra calcio e fosforo.

Cause

Come dicevamo prima, l’iperparatiroidismo primario è una malattia rara nel cane e rarissima nel gatto. Di solito la causa è da cercare in un adenoma (più raro il carcinoma) delle cellule delle paratiroidi. Spesso coinvolge una sola ghiandola, ma ci sono casi documentati del coinvolgimento di più di una ghiandola.

Ma cosa comporta questa iper produzione di paratormone? Normalmente il PTH interviene nel controllo dei livelli di calcio nel sangue, aumentando la sua concentrazione. Quando nel sangue diminuiscono i livelli di calcio, ecco che le paratiroidi vengono stimolate a produrre più PTH, il quale va a stimolare gli osteoclasti a livello osseo a rimaneggiare l’osso in modo da liberare più calcio.

Normalmente l’iperparatiroidismo primario lo si diagnostica in cani anziani di più di 6 anni di età e colpisce indifferentemente maschi e femmine. Nel gatto il range di età è il medesimo, anche se sembrano essere colpiti di più i siamesi.

Sintomi e diagnosi

Nell’iperparatiroidismo primario spesso i sintomi sono così lievi da passare del tutto inosservati al proprietario, anzi, si tratta di un reperto occasionale che emerge magari in corso di esami del sangue per altri motivi. Nei soggetti sintomatici abbiamo:

  • ipercalcemia
  • poliuria
  • polidipsia (questi ultimi due sintomi dipendono dall’interferenza del calcio a livello renale)
  • incontinenza urinaria
  • infezioni urinarie con ematuria, stranguria, pollachiuria
  • calcoli
  • sintomi di insufficienza renale
  • sintomi neuromuscolari con debolezza generalizzata
  • sintomi gastroenterici con vomito, inappetenza, dimagramento

Pensate che nel gatto spesso come unici sintomi abbiamo un leggero abbattimento e anoressia. E niente altro. La diagnosi dipende dai sintomi e dagli esami del sangue (incluso il PTH), ma bisogna fare la diagnosi differenziale con altre malattie che provocano ipercalcemia: linfoma, Morbo di Addison, insufficienza renale, mieloma multiplo, carcinoma sacchi anali. E consideriamo che esiste anche un’ipercalcemia idiopatica felina. A livello di esami di laboratorio troveremo ipercalcemia e ipofosfatemia.

Terapia

La terapia dell’iperparatiroidismo primario è la chirurgia con l’asportazione del tessuto delle paratiroidi malato. Si tratta di interventi particolari, da effettuarsi in strutture apposite. Questo anche perché dopo l’intervento bisogna monitorare la calcemia attentamente per evitare crisi di ipocalcemia. Inoltre è fondamentale il ricovero in un ambiente tranquillo, proprio per evitare lo scatenarsi di crisi tetaniche.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Hape_gera

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