Petsblog Cani Età cani, calcolo: una nuova formula per calcolare quanti anni ha il cane

Età cani, calcolo: una nuova formula per calcolare quanti anni ha il cane

Hanno ideato una nuova formula per calcolare l'età dei cani corrispondente a quella umana. Come ve la cavate con i logaritmi?

Età cani, calcolo: una nuova formula per calcolare quanti anni ha il cane

Età cani, calcolo effettuato grazie a una nuova formula. Spesso i proprietari di cani si interrogano su quale sia l’età dei cani rapportata a quella umana: un anno di vita di un cane a quanto corrisponde in umana? E un cane di dieci anni quanti anni avrebbe se fosse un umano? Abbiamo già più volte spiegato che il calcolo “un anno di un cane corrisponde a sette anni di vita umana” è del tutto scorretto. Ci sono precise tabelle che mettono a confronto l’età dei cani con l’età umana, solo che non sono facili da tenere a mente. E questo anche perché un Chihuahua di sette anni non è identico a un Alano di sette anni, dal punto di vista del calcolo dell’età. Ma non temete: adesso esiste un nuovo calcolo per stabilire l’equivalente umana dell’età del cane. C’è solo un piccolo problema: è un logaritmo. Come ve la cavate in matematica?

Età cane, calcolo: scopri l’equivalente umana dell’età del cane

Nessuno sa da dove sia nata l’idea di convertire l’età del cane in anni umani moltiplicando per sette. Quello che è certo è che un mito. Un team di ricercatori ha deciso di realizzare un sistema accurato per stabilire tale conversione e lo ha fatto basandosi su dati oggettivi, cioè sulle modifiche del DNA nel corso del tempo. Trovate lo studio completo sul sito bioRxiv dove è stato pubblicato. Senza scendere troppo nel dettaglio, i ricercatori hanno esaminato il meccanismo di metilazione del DNA. Man mano che invecchiano i cani domestici aggiungono gruppi metilici alle molecole del DNA. Tali gruppi possono modificare l’attività di quel segmento di DNA, senza alterare il DNA stesso.

Proprio questo meccanismo può essere utilizzato per stabilire quale sia l’orologio epigenetico (cioè la vera età biologica) non solo dell’uomo, ma anche dei cani. Quando i genetisti Tina Wang e Trey Ideker si sono messi a studiare l’orologio epigenetico dei cani, si sono trovati di fronte a una verità ovvia: la durata di vita dei cani varia tantissimo a seconda delle razze. Se Alano e Mastino arrivano a 6-7 anni, Chihuahua e Barboncini possono arrivare a 17-18 anni.

Tuttavia, nonostante questa ampia variabilità, tutti i cani presentano un percorso di sviluppo fisiologico e patologico simile. I riercatori hanno così studiato il DNA di cani Labrador retriever, mettendo a confronto i profili di metilazione con quello degli umani. Si è così visto che esiste una relazione non lineare che traduce l’età dei cani in età umana. Per permettere di calcolare l’età di un cane serve un calcolo logaritmico:

età umana = 16In (età del cane) + 31

Questo vuol dire che per ottenere l’età di un cane in anni umani bisogna moltiplicare il logaritmo naturale dell’età del cane in anni per 16 e poi aggiungervi 31 (vi metto il link a una calcolatrice online). In questo modo otterrete l’età del vostro cani in anni umani.

Tuttavia anche questo sistema ha dei limiti: ci sono diverse razze che invecchiano in maniera diversa. Quindi è difficile che una formula unica riesca a stabilire l’età del cane in anni umani in tutte le fasi della vita del cane. Per esempio con questo calcolo un cucciolo di sette settimane corrisponde a nove mesi nel neonato, il che ci sta. E anche la durata di vita media è simile: i 12 anni del cane corrispondono ai 70 anni dell’uomo. Il calcolo, però, non funziona altrettanto bene con altri periodi della vita del cane. I cani attraversano la pubertà e raggiungono la maturità sessuale più velocemente degli umani, quindi il periodo che intercorre fra l’adolescenza e la mezza età non coincide: con questo calcolo un Labrador di cinque anni avrebbe 56 anni.

Logaritmo: che cos’è e differenze fra naturale e decimale

Breve recap del logaritmo. Si tratta di un operatore matematico indicato con la formula loga(b), dove a è la base e b l’argomento: si legge logaritmo in base a di b ed è l’esponente a cui elevare la base per ottenere l’argomento. In pratica il logaritmo in base a di b è l’operazione inversa rispetto all’elevamento a potenza (il logaritmo in base a di b è il numero c tale che a elevato a c è uguale a b).

Esistono poi due tipi di logaritmo:

  • logaritmo naturale: la base è il numero di Nepero, vale circa 2,7. In questo il logaritmo naturale viene indicato come In(argomento). In pratica se si scrive In(qualsiasi numero) senza indicare la base, vuol dire che bisogna calcolare il logaritmo naturale in base e di qualsiasi numero. Talvolta viene anche scritto come log(argomento), quindi senza indicare la base
  • logaritmo decimale: è il logaritmo in base 10 in cui la base è a=10. Si scrive Log(argomento), con la maiuscola per indicare che è un logaritmo decimale o log10(argomento)

Via | Science Alert

Foto | Pixabay

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