Tasche guanciali dei criceti: a cosa servono e malattie
Oggi andremo a parlare di tasche guanciali nei criceti: vedremo cosa sono, a cosa servono e quali malattie possono colpirle.
Che ne dite se oggi ci tuffiamo nel mondo dei criceti? Oggi andremo a parlare delle famose tasche guanciali del criceto. Non solo andremo a vedere cosa sono, dove si trovano e, soprattutto, a cosa servono, ma andremo anche a vedere quali malattie possono colpirle. E’ importante come proprietari di criceti essere a conoscenza delle particolarità anatomiche e fisiologiche dei criceti (vedi per esempio la ghiandola ombelicale) in modo da capire per tempo quando c’è qualche problema medico. Questo perché tutto nel criceto è molto veloce, sono animali che purtroppo non hanno una vita media molto lunga e questo significa che anche la comparsa e l’evoluzione delle malattie è estremamente rapida.
Tasche guanciali: cosa sono e a cosa servono
Fra le tante particolarità del criceto (denti a crescita continua, assenza di coda, ghiandole ombelicali…) troviamo le tasche guanciali. Trattasti di pieghe di pelle morbida che iniziano fra gli incisivi e i premolari e che corrono lungo il lato esterno della mandibola, ovviamente come localizzazione stiamo parlando della bocca. Quando i criceti mangiano, parte del cibo messo in bocca lo spingono all’interno di queste tasche: in questo modo le tasche guanciali si distendono, si espandono e fungono da camera di immagazzinamento.
Riempiendo le tasche guanciali di cibo, il criceto lo può trasportare comodamente nella sua tana e mangiarlo veramente in un momento di magra. Si tratta di un meccanismo di adattamento particolare che i criceti hanno messo in atto visto e considerato che in natura vivono in ambienti dove il cibo spesso è presente in grande quantità, ma in maniera irregolare. Ecco che il loro principio di vita è: accumuliamo il cibo quando ce n’è per poterlo poi mettere da parte per quando scarseggia. Sono assai previdenti i criceti.
Malattie delle tasche guanciali dei criceti
Diverse malattie possono colpire le tasche guanciali. La più frequente è la costipazione. A volte capita che il cibo contenuto nelle tasche guanciali ristagni troppo e finisca per appiccicarsi alle pareti delle tasche. In questo modo il criceto non riesce a svuotarle e a furia di rimanere lì il contenuto va in putrefazione. Il proprietario se ne può accorgere perché vede una o tutte e due le tasche guanciali perennemente ripiene, il criceto non le svuota mai. Se vedete una cosa simile, portate il criceto dal veterinario: se il criceto collabora, si può provare ad asportare il cibo tramite delle pinzette o facendo dei lavaggi della tasca con acqua tiepida. Se da questa manovra emerge la presenza di un’infezione, allora si può arrivare a somministrare degli antibiotici specifici. Se il criceto non collabora per niente, allora bisogna per forza sedare un pochino il criceto.
Altro problema delle tasche guanciali che capita spesso è il prolasso della tasca guanciale. In pratica vuol dire che la tasca guanciale fuoriesce all’esterno, penzola da un lato della bocca perché il legamento che la teneva in posizione si rompe. Ecco che se la tasca rimane per troppo tempo fuori dalla bocca, diventa secca, si necrotizza e si ulcera. Il problema può emergere in una sola tasca o in entrambe e pare che succeda più spesso nelle cricete. Non si sa in realtà perché succeda questo, qualcuno ha pensato che fosse dovuto ad un eccessivo immagazzinamento di cibo nelle tasche. Se vedete una tasca guanciale prolassata, non esitate e portate subito il criceto dal veterinario. Se è accaduto da poco, ecco che si può tentare di riposizionare la tasca al suo posto, ma se è già necrotica o tende a riprolassare continuamente deve essere asportata chirurgicamente. Vi ricordo poi che l’assenza delle tasche guanciali non modifica lo stile di vita del criceto.
Altra malattia di cui parliamo sono gli ascessi. Quando la tasca guanciale si ferisce (magari perché il criceto ha rosicchiato oggetti appuntiti), ecco che si possono formare degli ascessi. Questi devono essere drenati e bisogna somministrare antibiotici. Occhio poi che anche a livello delle tasche guanciali possono svilupparsi dei tumori.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | captainmcdan