L’incubo Ebola colpisce un altro cane, il suo destino potrebbe essere diverso da Excalibur
Un nuovo caso di Ebola ed ancora un cane coinvolto (indirettamente). La sua storia, però, ha un epilogo decisamente differente rispetto a quella del cane spagnolo Excalibur.
Avrete sentito nei telegiornali di questi giorni che in Texas, dove è stato ricoverato Thomas Eric Duncan il “paziente zero” che avrebbe (ovviamentesuo malgrado) importato l’ebola negli Stati Uniti, sembra essersi diffusa una sorta di psicosi quando una delle infermiere incaricate di prendersi cura di lui, è risultata positiva al virus. Ovviamente tutti si sono subito impegnati a rassicurare le persone che il contagio è avvenuto a causa di un errore nelle procedure di sicurezza del caso ma si sa, il panico è difficile da arginare. Come per l’infermiera spagnola, anche nel caso della donna texana c’è un ospite “quadrupede”.
Purtroppo non sono stati divulgati molti dati a riguardo ma questo è un bene e vi spieghiamo perchè. Nel caso del povero Excalibur le associazioni animaliste si sono mosse velocemente per far conoscere ed amare il cane all’opinione pubblica nella speranza che, grazie al consenso popolare, le autorità sanitarie cambiassero idea riguardo il suo abbattimento preventivo. Purtroppo, come ben sappiamo, questo non è avvenuto ed Excalibur è stato messo a dormire. Al contrario, però, a Dallas tutto questo sembra non essere necessario. Mike Rawlings, sindaco della città texana, ha deciso che il cane dovrà essere messo in quarantena ma solo a scopo precauzionale visto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto che non vi è alcuna prova scientifica che i cani possano trasmettere il virus Ebola a un essere umano, ed ha dichiarato:
“Questa è stata una nuova svolta. Il cane è molto importante per il paziente e vogliamo che sia al sicuro”.
Siamo contentissimi per questa buona notizia e speriamo che, in eventuali futuri casi simili, la linea guida sia quella texana e non certo quella spagnola.
Via| USA Today